Bif&st, Soldini a Bari racconta e spiega "Le assaggiatrici": «Visto adesso può sembrare un film distopico»

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Durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre tutti si nutrono a malapena, sette donne tedesche del villaggio di Partsch (oggi Parcz, in Polonia) sono pagate per mangiare del buon cibo due volte al giorno. Quella di Rosa (Elisa Schlott), Elfriede, Leni, sembrerebbe essere una condizione ideale, in realtà vivranno per un anno in una specie di «roulette russa, in cui rischieranno in ogni momento di morire avvelenate». (bari.corriere.it)

Ne parlano anche altri media

Il nuovo film ‘Le assaggiatrici’, tratto dal romanzo di Rosella Postorino, è un’altra indagine sul femminile e sullo sguardo. Un modo di fare cinema, il suo, che resiste al tempo, o che si adatta ai tempi che cambiano. (Rolling Stone Italia)

E oggi il commento è affidato a Mario Ajello e tratta della sindrome della retrovia che affligge la politica, quindi l'analisi di Francesco Bechis sull'atteggiamento scomposto di alcuni giudici, con l'inviato Lorenzo Vita andiamo in Israele dove la tregua è in frantumi e la situazione può precipitare da un momento all'altro, per la pagina dello spettacolo Gloria Satta commenta il film "Le assaggiatrici" che racconta una storia sconvolgente del periodo nazista (ilmessaggero.it)

Il romanzo e il film sono un adattamento di vicende realmente accadute e rivelate in prima persona pochi anni fa dalla vera protagonista. (Gambero Rosso)

Il film si ispira al romanzo omonimo di Rosella Postorino vincitore del Premio Campiello nel 2018. Recensioni (MYmovies.it)

Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa della fine della guerra e del suo ritorno. In sala da giovedì 27 marzo Le assaggiatrici di Silvio Soldini, con Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun (Drammatico, Italia/Belgio/Svizzera, 2025, 123’). (cinematografo.it)

Nessuno, fino al 2012, era a conoscenza della vera storia di Margot Wölk: cinque anni prima di morire, centenaria, nel 2017, la donna rivelò che durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme ad altre 14 giovani donne tedesche, era stata reclutata dalle SS per assaggiare ogni giorno il cibo destinato a Hitler e scongiurare così che sulla tavola del Führer potessero arrivare pietanze avvelenate. (cinematografo.it)