Libano, nuove esplosioni a Beirut: colpiti ancora cercapersone e walkie-talkie di Hezbollah - I video

Nuove esplosioni sono state avvertite mercoledì 18 settembre pomeriggio a Beirut, nella periferia sud roccaforte di Hezbollah, a 24 ore dall’attacco a migliaia di cercapersone di miliziani del “Partito di Dio” in Libano e Siria. Anche in questa occasione, sarebbero i walkie talkie e dispositivi di comunicazione a esser stati presi di mira. Per il Jerusalem Post sarebbero esplosi anche iPhone e videocamere, ma la notizia deve essere confermata. (Open)

La notizia riportata su altre testate

Nel pomeriggio di mercoledì 18 settembre c’è stata l’esplosione sincronizzata di centinaia di walkie talkie utilizzati dai membri di Hezbollah a Beirut e in altre zone del sud del Libano. Esplodono centinaia di walkie talkie in Libano (Virgilio Notizie)

Dal Giappone al Libano, il giallo dei walkie talkie: "Fuori mercato da 10 anni" (La Stampa)

Jet militari israeliani volano a bassa quota sopra Beirut durante la trasmissione del discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. (il Resto del Carlino)

Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell'intelligence israeliana informati dell'operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. (Adnkronos)

– Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un’offensiva di terra da parte di Israele. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, spiegando che già prima di queste esplosioni, durante un incontro avvenuto lunedì, il capo del Pentagono Lloyd Austin aveva espresso “il timore che Israele potesse lanciare presto un’offensiva di terra, dopo mesi di attacchi reciproci, dall’aria e con razzi, con Hezbollah”. (Agenzia askanews)

Si aggrava il bilancio delle vittime per le esplosioni dei walkie talkie e delle radio degli Hezbollah (LAPRESSE)