Manca il 10, l’Italia si affida ad un altro tipo di talento: la Nazionale vola grazie ai difensori ed i centrocampisti
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In assenza di un elemento dalle qualità tecniche superiori, Spalletti ha deciso di valorizzare un altro tipo di talento: ma non è gioco all’italiana. Quando in ambito calcistico si parla di talento, la mente corre veloce ad un numero ben preciso: il 10. L’Italia di grandi 10, nel corso della sua storia, ne ha prodotti in grandi quantità ed alcuni tra di essi si sono anche guadagnati un posto al tavolo dei più grandi fuoriclasse di ogni tempo. (Goal Italia)
Ne parlano anche altre testate
Ragione o sentimento, euforia o circospezione? L’Italia ha l’abbonamento ai primi posti di Nations, ha vinto un Europeo dopo 53 anni, ma poi si è vista passare davanti il secondo treno mondiale consecutivo e si è incartata malamente quest’estate in Germania. (Corriere della Sera)
Un esempio lampante è quello di Sven-Göran Eriksson che ha vinto uno scudetto con una Lazio piena di campioni come Nedved e Mancini e che ha sfiorato uno scudetto con la Roma. Quella Lazio vinse lo scudetto senza centravanti e giocando un calcio meraviglioso. (CalcioNapoli1926.it)
Sebbene manchino ancora un anno e sette mesi all’inizio del torneo, il progetto tecnico ha preso forma, con un modulo elastico e un gruppo di giocatori su cui fare affidamento. Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, sta già delineando una strategia chiara per portare l’Italia tra le protagoniste. (Terzo Tempo Napoli)
Ecco cosa scrive il quotidiano: "Ne fanno parte in 16: i portieri Donnarumma e Vicario, i difensori Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori e Buongiorno, gli esterni Dimarco, Cambiaso e Udogie, il regista Ricci, i cardini del centrocampo Barella e Tonali, l’incursore goleador Frattesi, i centravanti Retegui e Kean, il rifinitore-seconda punta Raspadori". (CalcioNapoli1926.it)
Anche giovedì sera nella vittoria di Nations League contro il Belgio a Bruxelles abbiamo visto una squadra che finalmente gioca a calcio, che ha voglia di correre, fatta di atleti pronti ad aiutarsi reciprocamente, un gruppo che può contare su una buona qualità e che ha il proprio principale punto di forza nel centrocampo. (La Gazzetta dello Sport)
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto Umberto Chiariello analizzando le tematiche del giorno: "Spalletti è sempre molto sorprendente. Non avrei mai immaginato che dopo lo scudetto vinto con il Napoli, in cui si è appropriato di un sistema di gioco che non era il suo e che non gli piaceva, cioè il 4-3-3, avrebbe potuto continuare a stupirci. (Tutto Napoli)