Omicidio di Treviso, i sospetti dei familiari: «Lui le aveva chiesto un favore»

«Le aveva chiesto l’ennesimo favore, è solo che Enza questa volta non poteva fare nulla, quindi l’ha portata al casolare, probabilmente per dirle che senza il suo aiuto e senza casa, la sua vita era cambiata e per questo l’ha ammazzata». Nel giorno in cui la famiglia Stefanato ha appreso dell’arresto di Luigi Nasato Fazio in Venezuela, i parenti di Vincenza Saracino cominciano a mettere insieme i… (La Tribuna di Treviso)

La notizia riportata su altri giornali

L'arrestato è Luigi Nasato, 33 anni, origini venete ma nato in Sudamerica, parente di una famiglia che vive poco lontano dalla casa a Preganziol della vittima. (Corriere della Sera)

Si tratta di un 32enne di origini venete ma nato in Venezuela. L’omicidio di Vincenza Saracino ha un suo presunto responsabile. (Virgilio Notizie)

Luigi Nasato Fazio è il presunto assassino di Vincenza Saracino, avrebbe ucciso la donna con cinque coltellate martedì 2 luglio scorso e poche ore più tardi nella mattinata di mercoledì 3 luglio era già seduto a bordo dell’aereo che da Venezia l’avrebbe portato in Venezuela ad Aragua, dove è stato arrestato dall'Interpol. (La Tribuna di Treviso)

Luigi Nasato Fazio, l'odio del presunto killer per Vincenza Saracino: la lite con il fratello e il colloquio con la polizia. «Voleva chiudere i conti»

Una svolta decisiva è arrivata nelle indagini sull'omicidio di Vincenza Saracino, la 50enne trovata senza vita lo scorso 3 luglio in un casolare abbandonato a Canizzano, frazione di Treviso. Luigi Nasato, 33 anni, è stato arrestato in Venezuela lunedì 30 settembre. (La Voce di Rovigo)

La procura di Treviso aveva fatto scattare nei giorni scorsi un mandato di arresto internazionale per l’uomo che sarebbe parente di un ex vicino di casa della famiglia di Vincenza. E’ stato arrestato in Venezuela il presunto killer di Vincenza Saracino, è un uomo sudamericano di 32 anni. (gelocal.it)

L’italo-venezuelano di 32 anni è stato arrestato venerdì 27 settembre a Maracay, nello Stato venezuelano di Aragua, a casa del nonno, dove si era rifugiato nella speranza di non essere rintracciato. Un omicidio efferato, che era stato da subito accomunato a quello di Sharon Verzeni per l'apparente assenza di un movente. (leggo.it)