Luigi Nasato Fazio arrestato in Venezuela per l'omicidio di Treviso

- Nel giorno in cui la famiglia Stefanato ha appreso dell'arresto di Luigi Nasato Fazio in Venezuela, i parenti di Vincenza Saracino cominciano a mettere insieme i pezzi di un puzzle che sembra sempre più complesso. Luigi Nasato Fazio, nato il 29 novembre 1991 in Venezuela, è il presunto assassino di Vincenza Saracino, la cinquantenne originaria di Molfetta trovata senza vita il 3 luglio scorso in un casolare abbandonato all'estrema periferia di Treviso, dove viveva da anni con la famiglia. L'uomo, che tra meno di due mesi compirà 33 anni, è stato catturato lunedì 30 settembre a Maracay, nello stato venezuelano di Aragua, grazie a un'operazione coordinata dall'Interpol.

L'accusa per Luigi Nasato Fazio è di omicidio per la morte di Vincenza Saracino, la cinquantenne uccisa tra il 2 e il 3 luglio scorsi in un casolare diroccato tra Preganziol e Treviso. L'italo-venezuelano di 32 anni è stato arrestato venerdì 27 settembre a Maracay, nello Stato venezuelano di Aragua, a casa del nonno, dove si era rifugiato nella speranza di non essere rintracciato. Un omicidio efferato, che era stato da subito accomunato a quello di Sharon Verzeni per l'apparente assenza di un movente.

La notizia della cattura di Luigi Nasato segna un importante passo avanti nella risoluzione di un caso che ha sconvolto la città. Luigi Nasato, vicino di casa della vittima e originario del Venezuela, era stato identificato come il principale sospettato nelle settimane successive al delitto. Le indagini, condotte con meticolosità e determinazione, hanno portato alla sua individuazione e successiva cattura, grazie anche alla collaborazione internazionale.

L'arresto di Nasato rappresenta una svolta decisiva nelle indagini sull'omicidio di Vincenza Saracino, una donna che, secondo i familiari, aveva ricevuto l'ennesima richiesta di aiuto da parte del suo presunto assassino. Enza, come era affettuosamente chiamata, non poteva fare nulla questa volta, e per questo motivo è stata portata al casolare, probabilmente per essere informata che senza il suo aiuto e senza una casa, la vita di Nasato era cambiata drasticamente. Questo, secondo le ipotesi degli inquirenti, potrebbe aver scatenato la furia omicida dell'uomo.

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