Papa Francesco: “Minaccia concreta di guerra mondiale”

Monito di Papa Francesco sulla minaccia di una guerra mondiale, sul diffondersi delle fake news e sull’intelligenza artificiale. Tanti gli argomenti trattati dal Pontefice nel discorso al Corpo diplomatico, letto da un suo collaboratore per via di un raffreddore. “Di fronte alla sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale, la vocazione della diplomazia è quella di favorire il dialogo con tutti, compresi gli interlocutori considerati più ‘scomodi’ o che non si riterrebbero legittimati a negoziare. (B-Lab Live!)

Ne parlano anche altre testate

Vatican News Gli Stati che attualmente intrattengono piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede sono 184. Vanno aggiunti l’Unione Europea e il Sovrano Militare Ordine di Malta. (Vatican News - Italiano)

In Svizzera ci sono tra le 12’000 e le 15’000 campane. In molti cantoni cattolici suonano ancora ogni quarto d’ora. 4 minuti (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Papa Francesco mette in guardia dal “diffondersi di fake news” che generano “un clima di sospetto che fomenta l’odio, pregiudica la sicurezza delle persone e compromette la convivenza civile e la stabilità di intere nazioni”, nella tradizionale udienza di inizio anno al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, denuncia il rischio di “isolamento” in particolare “attraverso l’uso dei soc… (la Repubblica)

Papa Francesco al Corpo Diplomatico: «Abbiamo bisogno di una diplomazia della speranza»

Nel discorso di inizio anno al corpo diplomatico, letto da monsignor Ciampanelli, Papa Francesco s'è detto particolarmente preoccupato dal "tentativo di strumentalizzare i documenti multilaterali - cambiando il significato dei termini o reinterpretando unilateralmente il contenuto dei trattati sui diritti umani - per portare avanti ideologie che dividono, che calpestano i valori e la fede dei popoli". (il Giornale)

“All’inizio di quest’anno, che per la Chiesa cattolica ha una particolare rilevanza, il nostro ritrovarci ha una valenza simbolica speciale, poiché il senso stesso del Giubileo è quello di “fare una sosta” dalla frenesia che contraddistingue sempre più la vita quotidiana, per rinfrancarsi e per nutrirsi di ciò che è veramente essenziale: riscoprirsi figli di Dio e in Lui fratelli, perdonare le offese, sostenere i deboli e i poveri, far riposare la terra, praticare la giustizia e ritrovare speranza. (korazym.org)

La Sala Stampa della Santa Sede ha fatto sapere che sono 184 gli Stati che attualmente intrattengono piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Ad essi vanno aggiunti l’Unione Europea e il Sovrano Militare Ordine di Malta. (Silere Non Possum)