Agguato a Ponticelli, muore in ospedale: i parenti assaltano il pronto soccorso
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Agguato a Ponticelli, i killer sparano a un uomo all'interno del popoloso Parco Merola. La vittima viene trasferita all'ospedale del Mare, ma non c'è nulla da fare. Muore in Pronto soccorso. Momenti di tensione all'esterno del nosocomio, con i parenti che hanno assaltato la struttura. Il raid è stato consumato in via Aldo Merola 32. Napoli, uomo aggredito senza motivo: pensionato colpito con una spranga La vittima si chiama Enrico Capozzi, classe 1988, che aveva precedenti per associazione camorristica e usura (ilmattino.it)
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A cura di Giuseppe Cozzolino Immagine di repertorio (Fanpage.it)
Capozzi, nel 2023, aveva denunciato per estorsione il ras dei De Micco, Antonio Nocerino detto brodino. E’ la cronaca di un agguato annunciato, quello andato in scena nel tardo pomeriggio di giovedì 9 gennaio nel Parco Merola di Ponticelli, rione di residenza della vittima: Enrico Capozzi, classe 1988, figlio di Carmela Sarno, cugina degli ex boss, poi passati dalla parte dello Stato. (Napolitan.it)
Gli agenti della Mobile e dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura sono intervenuti intorno alle 20.30 in via Aldro Merola, per la segnalazione di un uomo a terra raggiunto da colpi d'arma da fuoco. (Corriere della Sera)
Un uomo di 37 anni, Enrico Capozzi, è stato ucciso in serata a Napoli in un agguato nel quartiere di Ponticelli. Il ferito, napoletano, è stato trasportato da personale del 118 presso l’Ospedale del mare dove è morto poco dopo. (Internapoli)
Alcuni passanti hanno trasportato il corpo della vittima al vicino pronto soccorso dell'Ospedale Del Mare. I killer hanno fatto fuoco poco dopo le 21 aspettando sugli scooter la vittima predestinata. Sei colpi di pistola per uccidere Enrico Capozzi, 36 anni. (La Repubblica)
Un uomo di 37 anni, Enrico Capozzi, è stato ucciso a Napoli nella serata di giovedì in un agguato a colpi d’arma da fuoco nel quartiere di Ponticelli. Secondo quanto si è appreso la vittima aveva rapporti di parentela con presunti affiliati al clan camorristico Sarno. (Il Fatto Quotidiano)
