Naufragio nello Ionio, ragazzina stuprata e uccisa sulla barca che affondava. Arrestato uno dei superstiti

Violentata e strangolata a bordo della barca a vela che colava a picco. Emerge orrore su orrore dalle indagini sul naufragio che domenica 16 giugno è costato la vita a circa 65 persone partite dalla Turchia su un’imbarcazione poi affondata in acque Sar italiane a circa 100 miglia dalle coste calabresi. Una donna sopravvissuta ha raccontato agli inquirenti la tragica fine della figlia, una ragazzina di soli 16 anni, uccisa a bordo da uno dei passeggeri, un uomo iracheno, anche lui tra gli undici superstiti, che ha riconosciuto e denunciato e che oggi è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Siderno (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Dalle indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno con la collaborazione della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Roccella Ionica, sarebbe emerso che l’uomo, mentre la barca a vela era già alla deriva, avrebbe sfogato la sua violenza su una ragazza irachena di 16 anni, figlia di un’altra superstite, fino a provocarne la morte per soffocamento. (Il Fatto Quotidiano)

Dal nostro inviatoLOCRI È un racconto da film dell'orrore quello che Mojda Omar, 41 anni, affida alla squadra mobile di Reggio Calabria, nel descrivere le fasi dell'omicidio di sua figlia Maylan Ghader, 16 anni, soffocata sul veliero in avaria, da un sopravvissuto al naufragio di Roccella Ionica. (Corriere della Sera)

“Naufragio anonimo e invisibile”. I vescovi della Calabria in una nota denunciano l’anestesia delle coscienze di fronte alla tragedia avvenuta nel mare Ionio che ha provocato la morte accertata di 26 persone, tra le quali numerosi bambini. (TV2000)

Roccella Ionica, durante il naufragio sedicenne strangolata davanti alla madre: in carcere un superstite

Una tragedia di proporzioni sconvolgenti emerge dalle indagini sul naufragio avvenuto domenica 16 giugno, che ha visto la morte di circa 65 persone partite dalla Turchia. L’imbarcazione è affondata in acque italiane, a circa 100 miglia dalle coste calabresi. (leggo.it)

Francesco Oliva, e accordano alla sua la loro voce per denunciare ancora una volta l’anestesia delle coscienze di fronte a questa ennesima sconfitta dell’umano e le miopi misure incapaci di evitare simili tragedie. (wesud)

In uno di quei frangenti un superstite, di 27 anni, che aveva appena perso moglie e figlia, ha ucciso - secondo le ricostruzioni degli investigatori italiani - una sedicenne irachena, strangolandola. (Corriere della Sera)