Mourinho e Buruk, caos dopo il derby: rissa e polizia in campo
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Non si è placata la tensione tra Fenerbahçe e Galatasaray, nemmeno a partita finita. Il derby di Istanbul, valido per i quarti di finale di Coppa di Turchia, ha avuto un epilogo turbolento, con José Mourinho al centro dell’ennesima polemica. L’allenatore portoghese, che già nelle scorse settimane aveva alimentato il clima incandescente con dichiarazioni provocatorie, ha trasformato il finale di gara in un parapiglia, coinvolgendo il collega Okan Buruk in un gesto plateale.
Mentre il Galatasaray festeggiava la vittoria per 2-1, ottenuta grazie a una doppietta di Osimhen, Mourinho si è avvicinato a Buruk, afferrandogli il naso in modo beffardo. L’ex tecnico dell’Inter, colto di sorpresa, è caduto a terra, portandosi le mani al volto, mentre attorno a loro scoppiava la rissa. Giocatori e membri dello staff sono intervenuti con spintoni, costringendo la polizia a entrare in campo per riportare un minimo di ordine.
Quello che avrebbe potuto essere un semplice sfogo da derby si è trasformato in un episodio pesante, con tre espulsioni già registratesi durante la partita e un’ulteriore escalation di violenza a sirene già suonate. Mourinho, che da quando è arrivato in Turchia non ha mai smesso di far parlare di sé, ha aggiunto un altro tassello alla sua storia di provocazioni, mentre Buruk, pur evitando reazioni eclatanti, è rimasto visibilmente scosso dall’accaduto.