Rapporto Eurispes, medici e infermieri sempre più stanchi e malpagati: gli stipendi sono il 22% più bassi rispetto alla media Ocse

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Rapporto Eurispes, medici e infermieri sempre più stanchi e malpagati: gli stipendi sono il 22% più bassi rispetto alla media Ocse Sempre meno numerosi in corsia, non di rado con contratti a tempo determinato, retribuzioni del 22% più basse rispetto ai colleghi di molti Paesi europei e impegnati a confrontarsi con un contesto aggressivo che sempre più spesso sfocia nella violenza. Da qui, i dati sul burnout che coinvolge il 52% dei medici e il 45% degli infermieri. (- DottNet)

Se ne è parlato anche su altri media

Tanto che nei primi 10 mesi di quest’anno è aumentato del 30% il numero dei nostri professionisti della salute pronti a espatriare per trovare oltre confine stipendi e condizioni di lavoro migliori di quelle che trovano in Italia. (La Stampa)

Negli ultimi anni, il Servizio Sanitario Nazionale italiano ha dovuto fare i conti con una significativa carenza di personale, un fenomeno che ha riguardato tutte le figure professionali del settore, non solo i medici. (Fsi-Usae)

ROMA – Il principio-guida in una democrazia evoluta dovrebbe essere quello di curare tutti, attraverso un sistema sanitario pubblico, senza discriminazioni di genere, nazionalità, censo, confessione religiosa. (la Repubblica)

Medici e infermieri stanchi e frustrati: burnout per uno su due. La maggior parte delle aggressioni contro le donne

Infermieri italiani, salari bassi e burnout cronico. Il rapporto Eurispes- Enpam (InfermieristicaMente)

Questo in sintesi il quadro sul personale che merge dal 3° Rapporto sulla Salute e il Sistema Sanitario (2024), presentato da Eurispes ed Enpam, La situazione degli infermieri, le problematiche della professione e le soluzioni possibili sono illustrate nel rapporto in una lunga intervista alla segretaria Nazionale FNOPI, Beatrice Mazzoleni, che ha sottolineato tra l’altro come per aumentare la soddisfazione professionale degli infermieri si debba puntare su più aree in contemporanea. (FNOPI)

Sempre meno numerosi in corsia, non di rado con contratti a tempo determinato, retribuzioni del 22% più basse rispetto ai colleghi di molti Paesi europei e impegnati a confrontarsi con un contesto aggressivo che sempre più spesso sfocia nella violenza. (Il Fatto Quotidiano)