Ue, cosa si nasconde dietro l’addio al veleno di Breton

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Nicola Porro ESTERI

Ve lo ricordate Thierry Breton? Sì, quello che inviò una lettera pseudo-minatoria a Elon Musk poco prima dell’intervista a Donald Trump su Instagram, un esempio cristallino di censura e attacco alla libertà di parola. Ebbene, il commissario francese al Mercato interno ha fatto la valigia e ha lasciato il governo europeo guidato da Ursula von der Leyen. Un fulmine a ciel sereno ricco di voci mai smentite, attacchi e j’accuse. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre fonti

Lettera di fuoco del dimissionario commissario all’Industria contro Ursula Von der Leyen, che avrebbe chiesto la sua testa promettendo un peso maggiore per Parigi nel «governo» Ue che forse nasce oggi. (La Verità)

Breton e Vestager sono stati gl… La testa del commissario francese Thierry Breton è la seconda a cadere nella rivoluzione europea annunciata dal Rapporto sulla Competitività di Mario Draghi. (La Stampa)

Ue, Von der Leyen: conosco bene Séjourné, sarà un ottimo commissario 17 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Un annuncio a sorpresa, con un attacco mai così esplicito contro la gestione di Ursula von der Leyen, accusata… «Il mio ritratto nella prossima Commissione», è l’amara didascalia. (la Repubblica)

Non era un mistero che tra la Von der Leyen e Breton non scorresse buon sangue ma le modalità e soprattutto le tempistiche con cui è arrivato il passo indietro del francese lasciano il campo a retroscena e ricostruzioni sull'asse Bruxelles-Parigi-Strasburgo. (il Giornale)

Nel frattempo, però, arriva un nuovo scossone: il commissario europeo al Mercato interno e all’Industria, Thierry Breton, annuncia le sue dimissioni via social. Il 25 settembre 2024, fanno sapere da Bruxelles, i paesi dell’Unione Europea sono chiamati a prendere una decisione definitiva. (Auto.it)