Vertenza Eni-Versalis, Cannalire: " Ci sono ancora margini per salvare il comparto e i posti di lavoro"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
BrindisiOggi INTERNO

INTERVENTO/ L’incontro istituzionale richiesto dalla Cgil e tenutosi in Prefettura con tutti i sindacati, alla presenza del Prefetto di Brindisi, dott. Luigi Carnevale, del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del presidente della task force regionale, Leo Caroli, dell’assessore regionale con delega alle crisi industriali, Serena Triggiani, ha rappresentato un’occasione di franco confronto principalmente sulla vertenza Eni-Versalis e le ricadute sull’indotto che coinvolge lavoratori e aziende brindisine. (BrindisiOggi)

La notizia riportata su altre testate

Mentre delegazioni di lavoratori di tutte le sigle sindacali e di tutti gli stabilimenti interessati manifestavano sotto la sede di viale Ribotta a Roma, il sindacato ha abbandonato il tavolo per la manifesta volontà dei dirigenti del cane a sei zampe di voler procedere al piano di chiusura degli stabilimenti di cracking di Priolo, in provincia di Siracusa, e di Brindisi, senza aprire nessun confronto e nessuna trattativa. (Collettiva.it)

Altro che transizione, la maggioranza non conosce questa parola e insieme all’amministratore delegato di Eni, Descalzi, ha deciso di infischiarsene del futuro di migliaia di famiglie. (Brindisi – Brundisium.net)

L’eliminazione dalla Coppa di Grecia e il tonfo in campionato hanno gettato il club ateniese in acque inesplorate, con l’ambiente che ora appare elettrico e carico di tensione. Sconfitta shock contro il Lamia: il titolo si allontana (Europa Calcio)

A questo ci opponiamo fermamente". È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo dopo che la delegazione della Cgil ha lasciato il tavolo con Eni, ancora in corso presso la sede Eni all'Eur. (CGIL)

BRINDISI – Cresce a dismisura la tensione, nella città di Brindisi, per la crisi gravissima che sta investendo l’intero comparto chimico. (TeleRama News)

È chiaro che sulla chiusura degli stabilimenti di cracking di Priolo e Brindisi, che avrà un gravissimo impatto sull'intero apparato industriale italiano, non è l’Esecutivo che decide, ma gli interessi finanziari della stessa Eni. (CGIL)