POGACAR. «È STATO UN TOUR FOLLE, PERFETTO PER ME. E ORA PUNTO ALLA MAGLIA CHE PORTA IN GIRO VAN DER POEL...»

Tadej Pogacar ha tagliato con il sorriso dipinto in volto il traguardo di Nizza: poco prima con le dita sulla schiena mostrava un bel tre, perché questo è il terzo Tour de France conquistato nella carriera dello sloveno. «Non posso descrivere quanto sia felice per questo risultato. Non solo perché ho vinto il mio terzo Tour, ma anche perché ho vinto due grandi giri nella stessa stagione. Dopo due anni difficili al Tour, nei quali c’è sempre stato qualche problema, quest'anno è stato tutto perfetto e sono molto soddisfatto. (TUTTOBICIWEB.it)

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Quello che fa, quello che sta facendo, quello che ha messo su dopo un'imperiale cavalcata al Giro d’Italia è sotto gli occhi di tutti noi. Di chi segue il ciclismo, di chi ama il ciclismo, di chi il ciclismo sa a malapena cosa sia. (Cicloweb.it)

Se vogliamo intuire il segreto del dominio assoluto, quasi violento di Tadej Pogacar nel ciclismo senza dar adito ai soliti sospetti, dobbiamo capire come, dopo test sofisticati e ripetuti fino all’ossessione in allenamento, il suo organismo si sia adattato a consumare in maniera completamente diversa l’energia assunta con il cibo trasformandola in benzina così potente da farlo diventare una macchina invincibile. (Corriere della Sera)

NIZZA (FRANCIA. Oggi la Boucle si concluderà con una cronometro tra Monaco e Nizza, e sarà la prima volta nella storia che l'ultimo traguardo non è a Parigi, ma sarà comunque una passerella trionfale per lo sloveno maglia gialla. (Il Centro)

ALLE ORIGINI DEL FENOMENO POGACAR. QUELLE VOLTE CHE NEL NORD EST... VIDEO

Prima di alzare al cielo di Nizza il nuovo trofeo del Tour, che si aggiunge agli altri in salotto, Pogacar ha sollevato pure una collega slovena: la fidanzata Urska Zigart, consolata pubblicamente per la mancata convocazione ai Giochi, ha atteso che il suo Tadej arrivasse in elegante abito giallo per stampargli un bacio in Riviera. (La Gazzetta dello Sport)

Q uello che vediamo, in una Nizza vestita con l'abito buono, è ciò che è fiorito in tre settimane nate con un germoglio giallo tra le vie di Firenze, quando l'orizzonte era l'immaginabile. Da quei giorni sembra passata una vita, quella che Tadej Pogacar ha riempito con la sua impresa che lo farà restare dove solo altri sette atleti avevano osato arrivare. (Tuttosport)

Alle origini del fenomeno del ciclismo Tadej Pogacar, che ha appena fatto doppietta Giro-Tour e non farà le Olimpiadi. E alle origini c’è tanto Nord Est con delle chicche mica da ridere. Il talento è eccelso, si sa, talent scout, come bene sanno fare in Slovenia per tutti gli sport, andarono a Komenda e pescarono il fratello Tilen che però confessò: «C’è anche Tadej, lui va più forte di me». (TUTTOBICIWEB.it)