Fisco, tributaristi: "Su concordato preventivo biennale sollecitato slittamento dei termini"

Fisco, tributaristi: Su concordato preventivo biennale sollecitato slittamento dei termini
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Adnkronos ECONOMIA

L’Istituto nazionale tributaristi (Int), su invito della Commissione Finanze e tesoro del Senato, ha partecipato all’audizione nell'ambito dell'esame dell'Atto del Governo n. 170 (Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di regime di adempimento collaborativo e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale) rinviata ieri ed estesa anche alla Commissione finanze della Camera. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Il numero due della divisione Contribuenti, Vincenzo Carbone, approva i nuovi strumenti predisposti dalla delega fiscale e sottolinea: per valorizzare il concordato serve un passaggio culturale nel rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria (Milano Finanza)

Per il concordato preventivo arriva il set di correzioni. Ancora ritocchi al calendario fiscale, con la messa a regime per i titolari di partita Iva del termine del 31 luglio per i versamenti risultanti dalle dichiarazioni e l’ampliamento a 60 giorni del termine per la regolarizzazione degli avvisi bonari. (Italia Oggi)

Questo ciò che emerge dal dettato letterale delle attuali disposizioni del dlgs 13/2024, in attesa delle novità che saranno introdotte, anche sul tema, dal decreto correttivo che prevede la modifica dell’art. (Italia Oggi)

Fisco, l’Agenzia delle Entrate promuove il concordato preventivo

Le correzioni al concordato preventivo biennale vanno nella giusta direzione ma sono necessarie altre modifiche all’impianto normativo per rendere il concordato più efficace ed equo e per migliorare la fedeltà fiscale. (Confartigianato)

Per incentivare l’adesione dei contribuenti a concordato preventivo e cooperative compliance, con un comunicato stampa del 9 luglio 2024, il CNDCEC ha evidenziato che occorrono ulteriori misure che diano certezza sui benefici riconosciuti a chi decide di avvalersi di tali nuovi strumenti di compliance, fortemente voluti dalla riforma fiscale, che favoriscono l’interlocuzione preventiva tra contribuenti e amministrazione finanziaria con l’obiettivo di ridurre, se non di eliminare del tutto, i controlli ex post e di favorire la certezza del diritto. (Ipsoa)

Una flat tax a tre aliquote, dal 10 al 15 per cento, per le partite IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale. La proposta arriva dal CNDCEC e si inserisce tra i correttivi richiesti per rendere più conveniente siglare il patto con il Fisco (Informazione Fiscale)