Il Caso Yara: tutte le informazioni e le verità omesse dalla serie Netflix

Il Caso Yara – Oltre ogni ragionevole dubbio resta saldamente al numero 1 tra le serie più gettonate dagli utenti Netflix. La docu-serie creata e diretta da Gianluca Neri ha riacceso i riflettori sull’assassinio della tredicenne Yara Gambirasio, scatenando infuocate polemiche, in particolare per quanto riguarda il fronte degli innocentisti, sempre più convinti che Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in tutti e tre i gradi di giudizio, sarebbe in realtà solo un capro espiatorio. (Best Movie)

Se ne è parlato anche su altri media

Scatenato dai microfoni di Mondocash, Fabrizio Corona rivela la cifra che avrebbe ricevuto Massimo Bossetti per partecipare alla serie Netflix sull'omicidio di Yara Gambirasio e solleva dei dubbi di natura etica, per una volta condivisibili. (ComingSoon.it)

Nelle immagini del docs-film si ripercorrono le vicende di uno dei casi di omicidio più famosi d’Italia. Ma proprio su questa apparizione è intervenuto l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona durante un suo intervento nel podcast MondoCash. (Il Fatto Quotidiano)

Certo, non basta questo a giustificare il grande successo dell'ultima docuserie crime targata Netflix, Il caso Yara - Oltre ogni ragionevole dubbio. La scelta sulle piattaforme (AMICA - La rivista moda donna)

Questo nonostante, lo ricordiamo, sia stato condannato in via definitiva all’ergastolo. Una docuserie in cui viene posto l’accento, sempre in maniera indiretta, sull’eventualità che Massimo Bossetti sia innocente. (MOW)

La serie Netflix sul caso di Yara Gambirasio continua a far discutere, soprattutto per il taglio innocentista che è stato percepito da molti spettatori. Presente nel corso degli episodi anche Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in via definitiva con l’accusa di omicidio, che per la prima volta ha parlato davanti alle telecamere. (MOW)

Mara Fratus Giornalista Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon. Fonte: iPa (Libero Magazine)