Fabrizio Corona solleva dubbi etici sulla partecipazione di Massimo Bossetti alla serie Netflix sul caso Yara

Fabrizio Corona, noto ex re dei paparazzi, ha recentemente sollevato una questione etica riguardante la partecipazione di Massimo Bossetti alla serie Netflix "Il Caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio". Durante un intervento nel podcast MondoCash, Corona ha rivelato che Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, avrebbe ricevuto un compenso per apparire nel documentario.

Secondo Corona, Bossetti avrebbe ricevuto una cifra considerevole, stimata intorno ai 50.000 euro, per la sua partecipazione alla serie. Questa rivelazione ha sollevato dubbi sulla natura etica di tale compenso, considerando la gravità del crimine per cui Bossetti è stato condannato.

La serie è stata prodotta e diretta da Gianluca Neri, già autore della docu-serie "SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano". Neri ha dichiarato di aver avuto l'impressione di trovarsi in un "circo" durante le udienze del processo d'appello, con magistrati e media impegnati a costruire l'immagine del "mostro".

La serie ha suscitato molte discussioni, soprattutto per il taglio innocentista percepito da molti spettatori. La presenza di Bossetti nel documentario ha ulteriormente alimentato il dibattito, sollevando interrogativi sulla rappresentazione dei fatti e sull'opportunità di dare voce a un condannato per omicidio.

La partecipazione di Massimo Bossetti alla serie Netflix sul caso Yara Gambirasio continua a far discutere, con Fabrizio Corona che ha portato alla luce nuovi dettagli e sollevato importanti questioni etiche. Resta da vedere come il pubblico e le autorità risponderanno a queste rivelazioni.

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