Il caso Yara: fare soldi sul true crime è sempre più immorale

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Il caso Yara: fare soldi sul true crime è sempre più immorale Yara Gambirasio Il documentario sulla morte di Yara Gambirasio, uscito pochi giorni fa, è solo l’ultimo di una lunga serie. Il genere true crime sta infatti spopolando negli ultimi anni e le varie emittenti, di streaming, ma anche televisive, fanno a gara per accaparrarsi i contenuti più avvincenti. Con il passare degli anni però, i casi di cronaca nera rimasti irrisolti sono sempre di meno: lo sviluppo delle nuove tecnologie, sia di tracciamento (telecamere, GPS, ecc. (Today.it)

La notizia riportata su altri media

Ma proprio su questa apparizione è intervenuto l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona durante un suo intervento nel podcast MondoCash. Appare anche colui che è stato ritenuto il colpevole Massimo Bossetti. (Il Fatto Quotidiano)

Fonte: iPa Mara Fratus Giornalista Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon. (Libero Magazine)

Scatenato dai microfoni di Mondocash, Fabrizio Corona rivela la cifra che avrebbe ricevuto Massimo Bossetti per partecipare alla serie Netflix sull'omicidio di Yara Gambirasio e solleva dei dubbi di natura etica, per una volta condivisibili. (ComingSoon.it)

Tutte le prove sull’assassinio di Yara. La serie tv non scardina la sentenza

E ne è riprova l'ultimo fenomeno Netflix, "Il caso Yara - Oltre ogni ragionevole dubbio", docuserie true crime che ripassa attraverso materiali d'archivio e interviste frontali il delitto Gambirasio, a dieci anni dall'arresto di Massimo Bossetti. (Tv Sorrisi e Canzoni)

Una docuserie in cui viene posto l’accento, sempre in maniera indiretta, sull’eventualità che Massimo Bossetti sia innocente. Questo nonostante, lo ricordiamo, sia stato condannato in via definitiva all’ergastolo. (MOW)

Non sarà certo una docuserie su Netflix a scardinare la sentenza per l’omicidio di Yara Gambirasio, la ginnasta bergamasca di 13 anni scomparsa a novembre 2010 e ritrovata assassinata tre mesi dopo. Eppure, un certo revisionismo giudiziario miete verità, assicura polemiche e visibilità. (Necrologie La Provincia Pavese)