Sicilia senz'acqua, la crisi idrica e le sue cause
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La Sicilia, un'isola nota per la sua bellezza e ricchezza culturale, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti. La diga Ancipa, una delle principali fonti di approvvigionamento idrico della regione, si sta prosciugando a un ritmo allarmante. Le cause di questa situazione non sono da ricondurre esclusivamente alla siccità, sebbene questa rivesta un ruolo cruciale, ma anche alla mancata programmazione in caso di emergenza. Il Movimento per la difesa dei territori, presieduto da Fabio Bruno, ha inviato una relazione dettagliata sullo stato dell'invaso al presidente della Regione, all'Autorità di bacino, alla Cabina di Regia per l'emergenza idrica, ai sindaci dell'Ennese e all'Ati.
In questo contesto di scarsità d'acqua, l'Acqua Vera imbottiglia venti litri al secondo dai monti Sicani, situati proprio in Sicilia. Questa situazione paradossale, in cui un brand pubblicizza la riduzione dell'impatto dei trasporti e la valorizzazione del territorio, cozza con la realtà di un'isola in ginocchio per la carenza d'acqua. Le recenti piogge autunnali non sono riuscite a colmare il deficit idrico accumulato durante l'anno nelle dighe siciliane. Secondo l'ultimo bollettino dell'Autorità regionale di bacino, al 21 ottobre, le dighe contenevano poco più di 171 milioni di metri cubi d'acqua, con un calo del 4,5% rispetto a settembre. Di questi, solo 55 milioni sono effettivamente utilizzabili per uso domestico e irriguo, al fine di preservare la fauna ittica.
La vita in Sicilia è ormai scandita dal ritmo della distribuzione dell'acqua imposta dai piani di razionamento. Ci sono quartieri che ricevono l'acqua ogni 24 ore, altri ogni sei, sette, otto giorni, per cinque ore al giorno. Alcuni, a ottobre, non l'avevano dal 10 giugno. Tutti hanno dovuto affrontare il costo di installare in casa impianti appositi, come le pompe di risalita o il controllo elettronico del livello dell'acqua nel serbatoio. La situazione è critica e richiede interventi urgenti e coordinati per evitare ulteriori peggioramenti