Le case discografiche dichiarano guerra alle IA: presentata causa contro due startup

Le grandi case discografiche hanno intentato cause legali contro i generatori di canzoni basati sull’intelligenza artificiale, Suno AI e Udio, accusandoli di violazione del copyright per aver sfruttato le opere registrate di artisti come Chuck Berry e Mariah Carey. La causa è stata annunciata dalla Recording Industry Association of America, la principale associazione del settore: tra gli altri, rappresenta Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Warner Records (Lega Nerd)

La notizia riportata su altri media

Ad aprire - dialetticamente parlando - le ostilità è stato il CEO di Suno Mikey Shulman, che in una nota fatta pervenire agli organi di stampa internazionali ha accusato la discografia di adottare un approccio obsoleto e poco costruttivo nei confronti dell’AI generativa. (Rockol)

Al Medimex di Taranto si è discusso dell'AI generativa in musica, tra creatività e sfide legali. Tuttavia, le principali case discografiche hanno avviato azioni legali contro piattaforme come Udio e Suno per violazione del copyright (Agenda Digitale)

L’intelligenza artificiale può fare molto anche con la musica. Attualmente ci sono dei sistemi in grado di generare brani anche con voci e copertina e solitamente basta chiedere ciò che si desidera digitando il famigerato “prompt”. (TuttoTech.net)

Il match (musicale) perfetto con l'intelligenza artificiale

Le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale negli ultimi mesi hanno letteralmente invaso i social network e i prodotti tecnologici di largo consumo e ciò ovviamente comprende anche il settore musicale. (TuttoTech.net)

Lunedì la Recording Industry Association of America ha annunciato le azioni legali intentate da etichette tra cui le major Sony Music Entertainment, Universal Music Group Recordings e Warner Records contro l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella musica, nello specifico contro le piattaforme per la generazione di canzoni Suno e Udio. (Open)

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