Omeonga trascinato giù dall'aereo a Fiumicino: la lista nera israeliana, l'allarme sul volo già partito e la denuncia di razzismo

«Sono un calciatore, un cittadino belga. Che stai facendo? Sei impazzito?». Stephane Omeonga, 28 anni, lo ripete più volte al poliziotto salito con un collega a bordo del volo El Al Bruxelles-Tel Aviv, durante lo scalo romano all’aeroporto di Fiumicino: mentre il giocatore, seduto al suo posto, cerca di giustificarsi davanti agli sguardi preoccupati degli altri passeggeri, l’agente estrae un paio di manette e a forza — anche afferrandolo per il collo — costringe Omeonga ad alzarsi dal sedile per trascinarlo fuori dalla cabina nel silenzio generale. (Corriere Roma)

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Il calciatore Omeonga, che ha militato in varie squadre italiane, a Natale si è imbarcato per Tel Aviv, dove gioca ora. Allo scalo di Fiumicino, è stato prima invitato a scendere da un aereo per problemi nei documenti. (Contropiano)

Ciò che è accaduto al calciatore belga Stephane Omeonga allo scalo di Fiumicino sul volo Belgio-Israele rimane un episodio che fa molto discutere. (Fanpage.it)

Il giocatore ha denunciato un episodio che gli è accaduto il giorno di Natale, il 25 dicembre. È stato un incubo quello vissuto da Stephane Omeonga, calciatore belga che in Italia ha indossato le maglie di Avellino (2016-2017), Genoa (biennio 2017-2019) e Pescara (2020-2021). (Corriere della Sera)

Ecco quanto scrive: "Il 25 dicembre sono stato vittima della brutalità della polizia. Durante un volo tra Roma e Tel Aviv, dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo. (Eurosport IT)

Un video diffuso sui social per denunciare «l'aggressione da parte della polizia italiana». A pubblicarlo, sul suo profilo Instagram, è stato il calciatore belga Stephane Omeonga, ora nella rosa di una squadra di Serie B israeliana Bnei Sakhnin. (ilmessaggero.it)

È quanto ha denunciato l’ex giocatore del Genoa, e ora nelle file della serie B israeliana con il Bnei Sakhnin, Stephane Omeonga. La denuncia arriva sui social anche con un video in cui si vedono gli agenti che portano l’uomo di forza … (Il Fatto Quotidiano)