Firenze, disegna il volto del David di Michelangelo sul pavimento di Santa Croce. L'Opera: «Venite a vederlo finché dura»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

A passeggio tra il naso e la guancia, lo zigomo e il mento. E poi immergersi nello sguardo, con i piedi proprio dentro gli occhi, del David di Michelangelo. Ora si puuò. E ancora per pochi giorni. «È praticamente impossibile per chiunque passi da piazza Santa Croce non notare le gigantesche linee curve di acqua e pigmento tracciate in bianco nero sul selciato, che, se seguite attentamente, formano il volto di un’iconica opera d’arte» scrivono dall'Opera di Santa Croce. (Corriere Fiorentino)

Su altri media

Per i turisti un'occasione per celebrare i 550 di Michelangelo Buonarroti ammirando l'omaggio di un madonnaro sul selciato di piazza Santa Croce. (Virgilio)

FIRENZE — Rigorosamente in bianco e nero, sul selciato di piazza Santa Croce a Firenze ecco un gigantesco ritratto del David di Michelangelo. Daniel Craig: «Recitare in Queer? Ho un personaggio complesso, l’ho fatto per l’onore di lavorare con Guadagnino» (toscanamedianews.it)

Un omaggio all’importante anniversario dalla mia nascita ideato dall’artista Tommaso Brogini di Nonfinito Art Gallery che regala un colpo d’occhio straordinario. Per vedere questo lavoro però bisogna affrettarsi perché il calpestio delle persone poco a poco lo degraderanno. (Michelangelo Buonarroti è tornato)

Consegnato il “Davidino” ai giovani attori italiani emergenti. (Il Giornale d'Italia)

È praticamente impossibile per chiunque passi da piazza Santa Croce a Firenze non notare le gigantesche linee curve di acqua e pigmento tracciate in bianco nero sul selciato, che, se seguite attentamente, formano il volto di un’iconica opera d’arte: ovvero il bellissimo Davide di Michelangelo. (Corriere Fiorentino)

L'opera, 30 x 40 metri, si estende su una superficie di 1.500 metri quadrati. La migliore visuale, ovviamente, è dall'alto ma anche passeggiando sul selciato si può intuire cosa ritrae. Il disegno è stato realizzato da Nonfinito Art Gallery del madonnaro fiorentino Tommaso Brogini con l’aiuto di Kumiko Suzuki. (Corriere della Sera)