Cesena, castello chiuso da 55 anni e teatro Bonci attirano 2.700 visitatori in due giorni sotto la guida del Fai

14/10/2024 INTERNO

Successo clamoroso delle Giornate Fai d’autunno, che nello scorso fine settimana hanno richiamato circa 2.700 persone in due luoghi meravigliosi del Cesenate, aperti per l’occasione a visite guidate: il castello di Monteleone, nell’omonimo borgo di Roncofreddo, e il teatro Bonci di Cesena.Nel primo luogo ci si aspettava tanta gente, tenuto conto del fatto che non era visitabile al pubblico da oltre 55 anni, ma l’assalto che c’è stato è andato oltre le più rosee previsioni, al punto che ieri si sono dovute chiudere le file con un paio di ore di anticipo. (Corriere Romagna)

La notizia riportata su altri media

Cropani ne ha di bellezze paesaggistiche, artistiche e storiche. La prima: la collegiata di Santa Maria Assunta, il duomo, è stata riaperta al pubblico dopo ben otto anni. (CatanzaroInforma)

Attiva la lettura vocale Le Giornate FAI d'Autunno 2024 si sono concluse: anche quest'anno l'Irpinia dimostra di essere una terra ricca di luoghi di grande valore artistico e culturale, luoghi da... (Virgilio)

TARNIA " Per la 13esima edizione delle Giornate Fai d'Autunno, sono state 662 le persone che hanno visitato, a Tarquinia, la Tomba degli Scudi. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

MANTOVA – Il Fai con le Giornate d’Autunno fa il pieno di visitatori nel Mantovano. (Mantovauno.it)

E c'è l'Oratorio di Gesù Pellegrino, detto dei Pretoni, gioiello della Controriforma fiorentina, in centro a Firenze. C'è Villa Schifanoia, sede dell'Istituto universitario europeo, cui Alexander Dumas padre dedicò un libro e che, secondo la tradizione, fu scelta da Giovanni Boccaccio per ambientare il Decameron. (La Repubblica Firenze.it)

E’ questa la sfida che il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, ha lanciato con la Giornata d’Autunno a Bajardo, paese ben conosciuto in tutto il Ponente, ma che ieri ha messo in mostra i suoi gioielli. Scoprire tesori artistici e storici che sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno, «a portata di mano». (La Stampa)