Omicidio Vassallo: il colonnello Cagnazzo e il buco di 23 minuti subito dopo il delitto
Salerno — Il sindaco-pescatore aveva capito tutto. Era pronto ad alzare il velo sul traffico di droga che aveva invaso la perla del Cilento e le coperture di cui quell’affare godeva. «Non era più intenzionato a sopportare questa situazione. Si era determinato a denunciare. E questo era insopportabile per il colonnello Fabio Cagnazzo. Non solo nella prospettiva di una carcerazione, ma per la “perd… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, in passato in servizio a Salerno; l'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, condannato per traffico di droga; Romolo Ridosso, ritenuto legato a un clan omonimo che opera a Scafati; e Giuseppe Cipriano, titolare di una sala cinematografica sempre a Scafati. (Corriere della Sera)
E per quattordici anni le persone che conoscevano Angelo Vassallo, anche solo per averne letto la storia sui giornali, l’hanno aspettata. Un retrogusto che rischia di offuscare l’immagine della Giustizia agli occhi dei cittadini comuni. (ilmessaggero.it)
Per quanto scontato, questo passaggio è tanto inquietante quanto crudele nel testimoniare quanta ipocrisia istituzionale – legale – politica sia presente in Italia. (StatoQuotidiano.it)
Per me non è finita: voglio chi tradì mio padre» «Pure il pescatore lo abbiamo messo a posto» sono le parole con cui Romolo Ridosso «salutò» la notizia dell’avvenuta uccisione del sindaco. Ma qualcosa non è ancora chiaro. (leggo.it)
Era un pescatore davvero, Angelo Vassallo. Che, disgustato dal degrado della sua Pollica, nel Cilento, decise improvvisamente di candidarsi come sindaco. Sulla carta le possibilità che venisse eletto erano praticamente nulle, visto che il paese era in mano a una combriccola di affaristi; alla fine, però, ce la fece e indossò la fascia tricolore per 12 anni: finché non fu ucciso in un agguato, il 5 settembre 2010. (Avvenire)
Poi, in un secondo momento, è scattato il piano B: dopo il delitto, il depistaggio, per inchiodare un «facile sospettato», «il brasiliano», il «pusher muscoloso e litigioso», quello da offrire a un processo a senso unico. (ilmattino.it)