Così la criminalità aizza la rivolta nelle carceri

E se fosse la mafia a soffiare sul fuoco delle carceri? Se è vero, come dicono i sindacati della polizia penitenziaria, che le prigioni italiane sono una «polveriera pronta ad esplodere» è senza dubbio colpa delle condizioni disastrose in cui si vive al loro interno. Ma a preoccupare in questi giorni i vertici della amministrazione penitenziaria è l'influsso potenziale di due fattori: la speranza, grazie alle dichiarazioni continue delle sinistre, di provvedimenti a breve termine di scarcerazioni di massa; e il passaparola gestito dalle organizzazioni criminali per coordinare violenze e rivolte simili a quelle di quattro anni fa, ai tempi dell'emergenza Covid. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Secondo i Il Messaggero (Pagella Politica)

Le carceri italiane stanno assistendo a una grave emergenza di sovraffollamento, con sempre più frequenti proteste e rivolte da parte dei detenuti all'interno degli istituti penitenziari. (Sky Tg24 )

Cicatrici sul fianco di un uomo sopravvissuto alla scabbia (immagine simbolica). sda La scabbia, che dall'inizio dell'anno è diventata una piaga nel Canton Zurigo, sta costringendo il personale medico a denunce quotidiane. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

La lettera dei detenuti del carcere Canton Mombello – Nerio Fischione di Brescia La lettera dei detenuti del Carcere Canton Mombello – Nerio Fischione di Brescia è stata citata dal Presidente della Repubblica nel suo discorso del 24 luglio come esempio della drammatica situazione carceraria. (Giustizia Insieme)

Ciambriello: "Sistema carcerario al collasso, è emergenza umanitaria" Convocato incontro urgente con il ministro Nordio (Ottopagine)

Dove il sovraffollamento cronico - la media è di 850 detenuti a fronte di una capienza massima di 500 - è all’origine di gran parte dei problemi. Ma non tutti. (il Resto del Carlino)