Procura di Milano valuta omicidio volontario per la morte di Ramy Elgaml
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Ci saranno valutazioni in Procura a Milano anche sulla possibilità di contestare l'ipotesi di reato di omicidio volontario con dolo eventuale nel caso della morte di Ramy Elgaml, il 19enne che su uno scooter guidato da un amico, Fares Bouzidi, scappava dai carabinieri lo scorso 24 novembre. E ciò in relazione ai filmati agli atti che mostrano le fasi dell'inseguimento. Al momento il carabiniere che era alla guida è indagato per omicidio colposo stradale, assieme a Bouzidi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri media
Il video inedito dell’inseguimento e la morte di Ramy 08 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
Gli audio e i video sono agli atti dell’inchiesta sulla morte del 19enne egiziano Ramy Elgaml , morto la notte dello scorso 24 novembre dopo una corsa di venti minuti tra il centro e la periferia sud di Milano: nel registro degli indagati risultano iscritti per omicidio stradale il conducente dello scooter fuggito all’alt, il 22enne tunisino Fares Bouzidi, e il vicebrigadiere che guidava l’auto poi uscita di strada all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, forse dopo aver impattato col motorino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
"C’è chi non merita di indossare la divisa". Così Ilaria Cucchi in un alettera inviata al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, dopo la diffusione delle immagini dell’incidente che ha portato alla morte, lo scorso 24 novembre nel quartiere Corvetto di Milano, di Ramy Elgam. (Adnkronos)
Alle 4 del mattino di domenica 24 novembre, le telecamere di sorveglianza del Comune di Milano riprendono gli ultimi momenti di vita di Ramy El Gaml, 19 anni, residente nel quartiere Corvetto con i genitori e il fratello. (Blitz quotidiano)
Il primo contatto tra la gazzella dei carabinieri e il T-Max con a bordo Fares Bouzidi alla guida e Ramy Elgaml seduto dietro, avviene in pieno centro. «Vaff… non è caduto», dice un carabiniere nell’autoradio della gazzella che insegue. (La Repubblica)
I legali dei familiari della vittima, gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli, ritengono che si tratti di "omicidio volontario" e non di un semplice incidente stradale. Nel servizio trasmesso in un servizio del Tg3, vengono mostrate immagini registrate da una telecamera installata su un'auto dei carabinieri. (Il Giornale d'Italia)