Giorgia Meloni “cancella” le armi: così la premier comincia a cambiare idea sull’Ucraina

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Giorgia Meloni ha un problema con l’Ucraina. Anche se ufficialmente «la linea del governo non cambia». La premier ha lasciato un giorno prima New York decidendo così di partecipare soltanto in videocollegamento all’incontro di Joe Biden con Volodymyr Zelensky. Poi è arrivato il comunicato congiunto. E, subito dopo, una nota di Palazzo Chigi sull’evento. Nel testo finale degli alleati si legge chiara e tonda la determinazione a «fornire sostegno militare all’Ucraina». (Open)

Ne parlano anche altre testate

Il fatto che Giorgia Meloni abbia ribadito che sull’Ucraina «la linea non cambia» è significativo. E cioè che la somma dei sondaggi, della pressione da destra del vicepremier Matteo Salvini e dello smarcamento di una parte della sinistra stia facendo breccia nel governo. (Corriere della Sera)

Così, se rinnova senza riserve il sostegno all'Ucraina (ieri aveva in programma di intervenire in video collegamento all'evento organizzato da Joe Biden per la ripresa e la ricostruzione), allo stesso tempo bacchetta Israele e auspica una nuova leadership palestinese. (il Giornale)

Il popolo ucraino "ci ricorda cosa significa credere e combattere per la libertà". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento ad un evento organizzato a New York sulla ricostruzione dell'Ucraina. (Secolo d'Italia)

Meloni cancella le armi dalla nota sull’Ucraina

Sul conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas, la presidente del Consiglio ha ribadito “il diritto di Israele di difendersi da attacchi esterni, come quello orribile del 7 ottobre scorso, ma allo stesso tempo chiediamo ad Israele di rispettare il diritto internazionale, tutelando la popolazione civile, anch’essa vittima in gran parte di Hamas e delle sue scelte distruttive”. (L'Opinione delle Libertà)

Una bacchettata a Israele, l'auspicio di una nuova leadership palestinese, il rinnovo sostegno all'Ucraina e l'invito alla comunità internazionale ad "alzare la voce" in Venezuela. Ma a colpire di più forse è stato il passaggio su Israele, finito sul banco degli imputati nel primo giorno dei grandi al Palazzo di vetro non solo per Gaza ma anche per l'escalation in Libano. (StabiaChannel.it)

L’assem… Che Giorgia Meloni viva ormai come un problema le armi promesse a Kiev è certificato da una concatenazione di eventi accaduti in poche ora tra New York e Roma. (La Stampa)