Meloni ribadisce il sostegno all'Ucraina

- Giorgia Meloni, premier italiana, ha recentemente riaffermato che la linea del governo sull'Ucraina non subirà cambiamenti, nonostante alcune percezioni divergenti che si stanno affacciando in vari settori dell'opinione pubblica. Questo chiarimento si è reso necessario a causa di un crescente sospetto che la posizione italiana potesse essere influenzata dai sondaggi, dalla pressione politica interna, in particolare da parte del vicepremier Matteo Salvini, e dalle dinamiche interne alla coalizione di governo. Meloni, durante il suo viaggio di ritorno dagli Stati Uniti, ha sottolineato la solidità dei rapporti con l'amministrazione americana, ribadendo che la politica estera italiana è rimasta coerente nel tempo.

In questo contesto, è significativo il recente invio di una nuova batteria missilistica di difesa aerea SAMP/T all'Ucraina, fornita dall'Italia. Questa consegna, che dovrebbe essere operativa nei prossimi giorni, rappresenta un ulteriore passo nel sostegno militare a Kiev. La prima batteria SAMP/T, consegnata congiuntamente con la Francia, era stata distrutta da missili russi nella regione di Kherson. Nonostante ciò, l'Italia continua a mantenere il suo impegno, dimostrando una chiara volontà di supportare l'Ucraina nella sua difesa contro l'aggressione russa.

Tuttavia, è evidente che il sostegno all'Ucraina sta incontrando un raffreddamento nell'opinione pubblica occidentale, e l'Italia non fa eccezione. In particolare, il consenso tra gli elettori di centrodestra, e soprattutto tra quelli di Fratelli d'Italia, il partito di Meloni, sta diminuendo. Questo calo di consenso si riflette nelle recenti accuse della premier al Partito Democratico di essersi astenuto sul tema delle forniture militari a Kiev. Nonostante le nuove forniture previste per il 2025, il clima politico interno sembra essere sempre più complesso e sfaccettato.

La posizione di Meloni e del suo governo rimane ferma nel sostegno all'Ucraina, ma le dinamiche interne e le pressioni esterne continuano a influenzare il dibattito politico. La premier, pur garantendo la continuità della politica estera italiana, deve fare i conti con un'opinione pubblica sempre più critica e con un elettorato che mostra segni di disaffezione.

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