La premier Meloni garantisce sulla linea del sostegno a Kiev (con la condivisione di Zelensky)
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Raccontano che sull’aereo di ritorno dagli Stati Uniti, Meloni abbia rivolto un pensiero verso Biden, prossimo all’addio. In questi due anni di governo il rapporto con l’Amministrazione americana è rimasto solido, perché «la nostra politica estera non è cambiata». È un concetto su cui la premier batte, perché sull’Ucraina deve fare i conti con un’interpretazione in base alla quale la linea di governo sarebbe cambiata. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così, se rinnova senza riserve il sostegno all'Ucraina (ieri aveva in programma di intervenire in video collegamento all'evento organizzato da Joe Biden per la ripresa e la ricostruzione), allo stesso tempo bacchetta Israele e auspica una nuova leadership palestinese. (il Giornale)
Doverlo precisare significa che in alcuni settori dell’opinione pubblica e della comunità internazionale si affaccia un’impressione diversa. Il fatto che Giorgia Meloni abbia ribadito che sull’Ucraina «la linea non cambia» è significativo. (Corriere della Sera)
Secondo quanto comunicato da Mosca, quella contraerea fornita in collaborazione con la Francia sarebbe stata però distrutta dai soldati russi. Una nuova batteria antiaerea proveniente dall’Italia è pronta a rinforzare lo scudo antimissilistico delle truppe di Kiev (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il governo Meloni ha cambiato linea su Kiev? Prima la scelta di partecipare soltanto in videocall al summit di New York organizzato da Joe Biden con Volodymyr Zelensky. Sono soltanto gli ultimi due passi della premier che confermano il progress… (la Repubblica)
L’intervento all’Assemblea dell’Onu da parte di Giorgia Meloni, ha messo in luce quelli che sono i temi centrali non solo della politica attuale, ma del sociale in generale. La nostra premier ha colto l’occasione per mostrare il profilo da protagonista dell’Italia, sia in ambito economico, che tecnologico e geopolitico. (InvestireOggi.it)
La scelta di farsi insignire dall’uomo più ricco del mondo, che finanzia la campagna elettorale di Trump e non sostiene la causa ucraina, non è stata apprezzata dalla Casa Bianca e fa arrabbiare il Pd che la accusa di «fare danni». (Corriere della Sera)