Salvini a Pontida tra Orban e le bandiere russe: «Paghino i banchieri, non gli operai. Via la cittadinanza a chi delinque»

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Matteo Salvini parla per una ventina di minuti dal palco di Pontida, chiudendo l'edizione numero 36 del raduno della Lega. In maniche di camicia celeste e pantaloni scuri, il segretario e vicepremier ha parlato con il 'corteo' di ministri e capigruppo parlamentari della Lega. Parole d'ordine più ripetute al microfono e accolte dal maggior numero di applausi sono state: l'autonomia differenziata, che è legge da giugno e da cui «non si torna indietro», ha scandito Salvini. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Alcuni militanti leghisti del territorio lecchese (foto tratte da Fb) A Pontida, a poca distanza dalla provincia di Lecco, è stato il giorno del raduno leghista, che anche quest'anno ha richiamato militanti, amministratori e volti noti del Carroccio a più livelli, a partire dal segretario Matteo Salvini (Lecco Online)

E a Pontida, in provincia di Bergamo, alla festa politica più importante da quando esiste il Carroccio, il generalissimo boccia la proposta di riforma della cittadinanza italiana formulata da Forza Italia. (ilmessaggero.it)

"Buongiorno popolo di Pontida, festeggiamo Salvini in Ungheria come un eroe, ha difeso i confini e le case degli italiani. Dopo l'avvio burrascoso di ieri, 5 ottobre, a Pontida è ora il giorno di Roberto Vannacci e degli ospiti internazionali: primo fra tutti Viktor Orban, accolto sul palco da Salvini con un abbraccio, tra l'entusiasmo della folla. (Today.it)

Il Presidente facente funzioni della Regione Liguria, Alssandro Piana, oggi è intervenuto sul palco di Pontida

Così il leader della Lega Matteo Salvini al raduno di Pontida, citando poi una fantomatica “Santa Alleanza” dei popoli europei che “non può essere fermata”. “Qualora ci fosse un giudice che approvasse la condanna ai sei anni di carcere in terzo grado, io varcherei le porte di quel carcere a testa alta: processano una persona che ha fatto il suo dovere, non possono processare un intero popolo”. (Il Fatto Quotidiano)

BERGAMO – Sul prato di Pontida è spuntata oggi anche una bandiera della Russia. Mentre gli ospiti stranieri si sono alternate sul palco, il vessillo russo è stato sbandierato tra le prime file. Sul prato è spuntata anche la bandiera della Russia. (Dire)

Grazie a tutti voi che siete qui oggi, siete tantissimi, la vostra presenza è il segnale che il nostro partito è unito e combatte per i nostri ideali, primo tra tutti l’autonomia differenziata delle regioni. (Riviera24)