Mondiali indoor di atletica: l’Italia punta su Furlani, Diaz e Dosso a Nanchino

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A Nanchino, in Cina, gli azzurri si preparano a vivere tre giorni intensi ai Mondiali indoor di atletica leggera, in programma dal 21 al 23 marzo. Tra loro, Mattia Furlani, argento europeo nel salto in lungo ad Apeldoorn, si presenta con la voglia di riscatto e la consapevolezza che, per emergere in una competizione così prestigiosa, serve massima concentrazione e attenzione ai dettagli. “Bisogna rimanere focalizzati, curare ogni aspetto”, ha dichiarato il giovane atleta, che insieme ad Andy Diaz e Zaynab Dosso rappresenta una delle punte di diamante della squadra italiana.

Diaz, fresco vincitore del salto triplo agli europei indoor, sarà il primo a scendere in pista domani mattina alle 4.05 italiane (11.05 locali), cercando di ripetere il successo ottenuto in Olanda. La competizione, che prevede una finale con 16 atleti, si svolgerà con un meccanismo articolato: i primi tre tentativi saranno a disposizione di tutti, mentre i successivi saranno riservati ai migliori classificati, con l’obiettivo di garantire spettacolo e tensione fino all’ultimo salto. Al suo fianco, ci sarà anche Simone Biasutti, altro rappresentante italiano nel triplo, che cercherà di affiancare Diaz in una possibile doppietta azzurra.

Zaynab Dosso, invece, sarà impegnata nei 60 metri, specialità in cui ha già dimostrato di poter competere ai massimi livelli. La sua velocità e la sua esperienza potrebbero regalare all’Italia una medaglia in una disciplina sempre molto competitiva. Assenti, invece, Larissa Iapichino, regina del salto in lungo, e Marco Sioli, rivelazione dell’alto, entrambi lasciati a casa per scelta tecnica, mentre il bronzo europeo del triplo, Tobia Dallavalle, è fuori per infortunio.

L’Italia arriva a Nanchino con l’ambizione di migliorare il risultato ottenuto ai recenti europei di Glasgow, dove, nonostante l’assenza di ori, ha conquistato due argenti e due bronzi, posizionandosi terza nella classifica a punti. Un risultato che, seppur positivo, ha lasciato un po’ di amaro in bocca, spingendo gli atleti a puntare più in alto.

Intanto, mentre a Nanchino si corre e si salta, a Miami fa parlare di sé anche Fiona May, che dopo sette anni torna a disputare i 200 metri, dimostrando che l’atletica italiana, sia in pista che fuori, continua a scrivere pagine importanti.