I punti ancora oscuri dell'omicidio Vassallo: non si sa ancora chi sparò al sindaco. Il gip: "Clima omertoso"

A cura di Nico Falco Angelo Vassallo Ricostruiti (anche se non completamente) gli scenari, i retroscena e il contesto, ma nelle indagini sulla morte di Angelo Vassallo, il "sindaco pescatore", resta ancora un grande interrogativo: non sono stati individuati gli autori materiali dell'omicidio, ovvero chi materialmente fece fuoco nella serata del 5 settembre 2010. È un aspetto su cui il gip che ha firmato l'ordinanza si è soffermato più volte, lasciando intendere che l'inchiesta non si chiude con l'arresto dei quattro indagati. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Stampa E’ stato costituito addirittura il gruppo social “Ridateci il col. Fabio Cagnazzo” su Facebook. E sono molti – come riporta il sito web ottopagine.it – i messaggi di solidarietà e sostegno – dal ‘non mollare’ a ‘la verità verrà fuori’ – espressi all’ufficiale dei carabinieri arrestato ieri per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo (Salernonotizie.it)

Quattordici anni e due mesi dopo l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, la gip Annamaria Ferraiolo, su richiesta della procura di Salerno coordinata da Giuseppe Borrelli, ha disposto la custodia cautelare in carcere per i 4 presunti mandanti dell’assassinio. (il manifesto)

Omicidio Vassallo, sui social il gruppo ‘Ridateci il colonnello Fabio Cagnazzo’ (Giornale del Cilento)

Caso Vassallo, arrestato alto ufficiale dei carabinieri. Dopo 14 anni la svolta nelle indagini sull’assassinio del “sindaco pescatore” di Pollica Acciaroli

Salerno. (Il Fatto Quotidiano)

Sono le quattro persone arrestate oggi, accusate di concorso nell'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica-Acciaroli ucciso il 5 settembre del 2010. (Corriere della Sera)

Su richiesta della Procura di Salerno diretta da Giuseppe Borrelli è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere… Un alto ufficiale dei carabinieri arrestato con l’accusa di concorso nell’omicidio di un sindaco. (La Repubblica)