Sorveglianza Iss su Amr: "Fenomeno ancora preoccupante, ma segnali di miglioramento"

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RIFday SALUTE

Roma, 22 novembre – Sul fronte dell’antibiotico resistenza, sul quale il nostro Paese arranca da tempo con difficoltà, comincia forse a intravvedersi una luce in fondo al tunnel: per quanto in Italia il fenomeno della resistenza antimicrobica (Amr) rimanga preoccupante, infatti, per alcuni patogeni si iniziano a cogliere alcuni segnali positivi frutto della crescente attenzione a questo tema, e anche per quanto riguarda le infezioni correlate all’assistenza nelle Rsa i numeri sono in diminuzione. (RIFday)

Su altre fonti

Antimicrobico resistenza, appello di Efpia per sostenere ricerca e sviluppo di nuovi antimicrobici In occasione della World AMR Awareness Week, Nathalie Moll, Direttore Generale dell’EFPIA ha voluto sottolineare con una dichiarazione il grave problema della resistenza antimicrobica (AMR) e sulle soluzioni necessarie per affrontarla di Cristoforo Zervos Creare incentivi economici che garantiscano la sostenibilità degli investimenti, come il Transferable Exclusivity Voucher (TEV), un meccanismo che offre un ritorno economico stabile alle aziende che sviluppano nuovi antibiotici prioritari. (Farmacista33)

Associati a un dispendio energetico superiore Anche i batteri resistenti hanno un punto debole (italiasalute)

Dal 18 al 24 novembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove la Settimana Mondiale sull’Uso Consapevole degli Antibiotici, una campagna globale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un uso corretto di questi farmaci e combattere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza. (AssoCareNews.it)

A fotografare la necessità di un uso più consapevole della terapia antibiotica è Carlo Biagetti, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive di Rimini. Se nel giro di cento anni l’aspettativa di vita è tanto aumentata, è anche grazie alla terapia antibiotica. (Corriere Romagna)

Intervista di Irma D'Aria (la Repubblica)

Un terzo di questi si verifica in Italia. Si calcola che in Europa ogni anno ci siano 670mila infezioni da batteri resistenti agli antibiotici che causano oltre 35mila decessi. (LA NAZIONE)