Delitto di Costa Volpino, i percorsi dell'assassino, le impronte, i sotterranei e la confessione

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La mattina successiva al delitto, le impronte di sangue erano ancora lì, nitide e quasi stampate sul marmo delle scale. Jashan Deep Bashan, il diciannovenne che ha confessato di aver assassinato Sara Centelleghe, ha lasciato tracce inequivocabili del suo passaggio. L'omicidio è avvenuto all'una della notte tra venerdì e sabato, nella casa della vittima in via Nazionale a Costa Volpino. Le grida disperate hanno risuonato al terzo piano del condominio al numero 126, attirando l'attenzione dei vicini.

Una donna che vive al secondo piano ha raccontato di essere tornata tardi e di aver notato una luce filtrare da sotto la porta della vittima. Sara Centelleghe, che avrebbe compiuto 19 anni fra due settimane, stava organizzando la sua festa di compleanno e immaginava come si sarebbe truccata per Halloween. Frequentava l'istituto professionale socio-sanitario, amava prendersi cura di sé e sognava un futuro da estetista.

La sera del delitto, Sara era in compagnia di un'amica, che è scesa un attimo a prendere una bibita al distributore sotto casa. Al suo ritorno, ha trovato il corpo di Sara in un lago di sangue. Gli amici di Jashan Deep Bashan hanno riferito che il giovane era stato riportato a casa allucinato poco prima del delitto. Le impronte di sangue sulle scale e la confessione del ragazzo hanno portato rapidamente al suo arresto.

Sara Centelleghe era una ragazza piena di vita, frequentava il liceo Piana di Lovere e aveva una media del 7 e mezzo. Le piaceva essere sempre curata e in ordine, e parlava di studiare per diventare un chirurgo estetico.