La mamma dell’amico ferito con Emanuele: “Lo denunciai per salvarlo e mi hanno abbandonato. Ora aiutiamo questi ragazzi”
«Ho denunciato mio figlio. Con dolore, ma l’ho fatto. Eppure mi sono sentita abbandonata». Nessuno è più solo di una madre quando un ragazzino comincia a camminare sul sentiero storto. «Ho chiesto aiuto a tutto il mondo, non è servito a nulla», dice questa donna e mentre parla la voce più volte si interrompe, gli occhi si bagnano di lacrime. È la mamma del 17enne che, la notte tra il 23 e il 24 o… (La Repubblica)
Su altre fonti
Le baby-gang sono un triste fenomeno di tutte le metropoli. A Napoli hanno solo un risonanza mediatica diversa. (Corriere della Sera)
Un solo colpo di pistola alla schiena. Così è morto Emanuele Tufano, il ragazzo di 15 anni ucciso la notte tra il 23 e il 24 ottobre a Napoli nei pressi di corso Umberto. La conferma arriva dalla conclusione degli esami scientifici, dall’autopsia. (La Repubblica)
Intorno alla chiesa, sul cui ingresso ci sono palloncini bianchi, si stanno radunando parenti, amici e abitanti del quartiere Sanità. Manu vive». (ilmattino.it)
Doveva essere aiutato". Non mi ascoltava più, era diventato aggressivo verbalmente e fisicamente. (Sky Tg24 )
Nella piazza presidiata dalle forze dell’ordine la bara di un ragazzino passa attraverso una folla di magliette e palloncini bianchi, riportando l’orologio del Rione Sanità indietro di nove anni. Molte cose sono cambiate, da quando Genny Cesarano fu ucciso, vittima innocente di uno scontro tra clan e in questa stessa piazza sorge adesso un monumento in sua memoria. (La Repubblica)
L'autopsia ha stabilito che Emanuele Tufano, il 15enne del rione Sanità ucciso prima dell'alba del 24 ottobre scorso, è stato raggiunto da un unico proiettile che lo ha colpito alla schiena. Una ventina di proiettili esplosi con almeno 5 pistole. (napoli.corriere.it)