Ban ICE 2035, Germania smentisce asse con l’Italia: “No al rinvio”

Negli ultimi giorni si era favoleggiato di una possibile intesa tra Italia e Germania per provare a rinviare il ban alle auto ICE (cioè con motore endotermico) che scatterà nel 2035. C’era stato pure un colloquio tra il nostro ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il vicecancelliere e ministro dell’Economia e della Protezione climatica, Robert Habeck, che sembrava aver rinforzato il ‘patto’. Ma il nuovo asse italo-tedesco è durato poco: a margine del Consiglio competitività dell’UE andato in scena il 26 settembre, il segretario di Stato tedesco agli affari economici, Sven Giegold, ha dichiarato infatti che la Germania non ha come obiettivo rimettere in discussione lo stop del 2035. (SicurAUTO.it)

Su altre fonti

Lo ha ribadito il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un punto stampa al Parlamento europeo di Bruxelles, dopo aver avuto un bilaterale con il ministro di Berlino alla vigilia del Consiglio Ue Competitività. (Il Messaggero - Motori)

". (Tiscali Notizie)

Urso a Bruxelles tesse le alleanze contro il divieto di vendita auto diesel e benzina L’Italia trova subito una sponda nella Germania sul fronte del futuro dell’auto e delle regole europee. Il ministro della Transizione Energetica tedesco, Robert Habeck, appoggia la richiesta italiana di rivedere in fretta i parametri sulle emissioni di CO2 delle auto, anticipando l’operazione dal 2026 alla prima metà del 2025. (Rinnovabili)

"Il rischio concreto che corre il settore automobilistico e' la scomparsa di interi segmenti industriali e la distruzione numerosa di posti di lavoro. Se non interveniamo subito, tra qualche mese troveremo qua fuori gli operai dell'industria europea, così come abbiamo trovato qualche mese fa gli agricoltori europei". (Italia Oggi)

Il ministro Urso: “Auto, target 2035 raggiungibile solo con fondo UE, neutralità tecnologica e strategia per autonomia europea” Nel suo intervento, il ministro ha presentato ai colleghi europei le linee guida della proposta italiana per una nuova politica industriale europea, in linea con le indicazioni del report Draghi, che sarà formulata in un ‘non-paper’ con gli altri Paesi che condividono i contenuti della proposta italiana. (Energia Oltre)

Lo ha detto chiaramente il sottosegretario all'Economia tedesco, Sven Giegold, al suo arrivo al Consiglio Ue Competitività a Bruxelles. (EuropaToday)