Benevento, via al marketing dell’Appia-Unesco: fare rete tra sindaci

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Un bozzetto d’autore firmato Mimmo Paladino che associa le due «stelle Unesco» accoglierà i visitatori su apposite riproduzioni collocate a tutti gli ingressi della città. E per capitalizzare il considerevole volano rappresentato dall’effetto “Patrimonio dell’Umanità”, il Comune chiederà ad Anas di poter installare segnaletica promozionale sui principali tronchi di collegamento stradale che evidenzi la peculiarità di «Benevento, città dei due siti Unesco». (ilmattino.it)

Su altri media

L'iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi. Via Appia è la prima e più importante delle grandi strade costruite dai Romani, conosciuta anche come regina viarum. (ciociariaoggi.it)

Nel 2006 la Via Appia entra nella Lista propositiva italiana, vale a dire l’elenco dei siti che, in attuazione della Convenzione, ogni Stato membro è tenuto a presentare al Centro del Patrimonio Mondiale per segnalare i beni culturali e naturali che intende iscrivere nell’arco dei successivi 5-10 anni. (Orticalab)

ROMA — A più di un anno dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il progetto promosso da Ministero della Cultura e finanziato con le risorse PNRR, il sito “Via Appia. Regina Viarum” entra nel Patrimonio mondiale dell’umanità: l’iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi. (Cronache Cittadine)

Via Appia, la “Regina Viarum” è patrimonio Unesco. La ‘Via APPIA. Regina Viarum’ diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. (vistanet)

Un bozzetto d’autore firmato Mimmo Paladino che associa le due «stelle Unesco» accoglierà i visitatori su apposite riproduzioni collocate a tutti gli ingressi della città. (ilmattino.it)

A deliberare l’iscrizione nella lista Unesco è stato il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi, nella sua 46esima sessione. La “Regina Viarum” è infatti entrata a far parte del Patrimonio mondiale dell’umanità, diventando il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. (idealista.it/news)