Mafia: Fontana, 'strage rapido 904 barbara violenza, memoria è un dovere'
"A quarant’anni da quel tragico 23 dicembre 1984, ricordiamo con profonda commozione le vittime innocenti, i feriti e le comunità segnate dalla strage del Treno rapido 904. Fu un atto di barbara violenza terroristico-mafiosa che, in un attimo, spezzò vite innocenti, anche quelle di tre bambini. La memoria di quei fatti resta indelebile e continua a scuotere le nostre coscienze". Lo dice il presidente della Camera Lorenzo Fontana (Civonline)
Su altre fonti
Lo scoppio della bomba, piazzata nel corridoio della carrozza 9, provocò la morte di sedici persone e il ferimento di altre 267. Una cerimonia per ricordare le vittime della strage ferroviaria del rapido 904. (il Resto del Carlino)
Le Camere del Lavoro Metropolitane di Bologna e Napoli insieme nel ricordo della strage di Natale, l’esplosione all’interno della Galleria dell’Appenino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, provincia di Bologna, del treno Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984 quando il convoglio, partito dalla stazione Centrale di Napoli alle 12:55 con destinazione Milano, viene spezzato in due dalla bomba piazzata all’interno di un vagone, provocando la morte sul colpo di 15 persone, il ferimento di altri 267 passeggeri e, un anno più tardi, la morte in conseguenza delle gravissime ferite riportate di Gioacchino Taglialatela, la sedicesima vittima. (Collettiva.it)
Vite distrutte "Ricorrono quarant'anni dall'antivigilia del Natale 1984, quando una bomba squarciò i vagoni del treno rapido 904 che percorreva la grande galleria dell'appennino. Fu una strage spaventosa, di impronta terroristico-mafiosa, come avrebbe accertato la magistratura. (la Repubblica)
L’attentato diede inizio alla “stagione stragista” culminata con le stragi del 1992-1993, fino al fallito attentato all’ Olimpico del gennaio 1994. Era domenica il 23 dicembre 1984 quando, alle 19.08, un ordigno telecomandato sistemato sulla griglia portaoggetti della nona carrozza del treno rapido 904 Napoli-Milano, un vagone di seconda classe, esplose mentre il convoglio transitava sotto i 18 km della galleria Direttissima nell’Appennino toscoemiliano, tra le stazioni di Vernio e San Benedetto Val di Sambro. (LA NAZIONE)
Morirono 16 persone ed altre 267 rimasero ferite: ma sulla strage di Natale, non è tuttto è stato ancora scritto. Nella galleria tra Vernio e San Benedetto Val di Sambro, nel cuore dell’Appennino toscoemiliano, la carrozza numero nove esplose. (LA NAZIONE)
Fu una strage spaventosa, di impronta terroristico-mafiosa, come avrebbe accertato la magistratura. Sedici vittime, quasi 300 feriti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)