Fnopi: nessuna chiusura agli infermieri dall’estero ma rispettare requisiti
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“Comprendiamo la logica della cooperazione internazionale, che è già un modello in diversi Paesi, e non siamo mai stati chiusi nei confronti della possibilità di accogliere colleghi dall’estero. Chiediamo, però, il rispetto di determinati requisiti sulla formazione linguistica e professionale, come la certificazione della lingua italiana livello B1, titoli abilitanti previsti e riconosciuti dalle vigenti norme europee sulla libera circolazione dei professionisti e l’iscrizione a un registro speciale in attesa di perfezione l’iscrizione all’Ordine a tutti gli effetti”. (Sanità24)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Una scelta su cui è fortemente critico il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma che, si legge in una nota, contesta anche "il percorso di Bertolaso sul reclutamento di professionisti dal Sud America, come soluzione a breve termine, mentre migliaia di infermieri qualificati lavorano all'estero e sarebbero pronti a tornare se venissero garantite condizioni adeguate". (l'Adige)
Gli sforzi del Ministro per aumentare le risorse utili a far uscire la sanità dalle sabbie mobili dove l’hanno consegnata i suoi predecessori, alcuni dei quali sono oggi paradossalmente megafoni del dissenso, sono chiari e spesso condivisibili. (insalutenews)