Djokovic sostiene di essere stato "avvelenato" durante la detenzione del 2022 in Australia
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Novak Djokovic cammina nell'aeroporto di Melbourne prima di imbarcarsi su un volo nel 2022 Novak Djokovic (37) è stato "avvelenato" dal cibo che ha ingerito durante la detenzione per il visto degli Australian Open 2022, ha dichiarato l'ex numero uno del mondo a GQ in un'intervista rilasciata questo giovedì. Il serbo, 24 volte vincitore di un major, si è visto annullare il visto prima degli Australian Open nei giorni in cui vigevano le regole di ingresso in Australia per il COVID-19 e al suo stato di non vaccinato, ed è stato detenuto in un hotel di Melbourne condiviso con richiedenti asilo. (Diretta)
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L'ex numero 1 in un'intervista alla vigilia dell'inizio degli Australian Open a GQ ha lanciato accuse molto pesanti tornando sulla vicenda del 2022 quando gli fu impedito di partecipare. Il campione serbo ha rivelato di essere stato "avvelenato" dal piombo e dal mercurio presenti nel suo cibo durante il suo travagliato e breve soggiorno a Melbourne, prima di essere espulso alla vigilia degli Australian Open. (La Gazzetta dello Sport)
GQ, a cui ha rilasciato una lunga intervista alla vigilia "Ho avuto problemi di salute. Ho fatto delle scoperte quando sono tornato in Serbia. (Eurosport IT)
Possibile, certo. Ma improbabile, ecco: parecchio improbabile che Novak Djokovic sia stato “avvelenato” dal cibo mangiato nel centro di detenzione per immigrati dell’hotel in cui fu rinchiuso in attesa del visto per entrare in Australia nel 2022. (IlNapolista)
Fanno rumore le parole pronunciate da Novak Djokovic nell’intervista rilasciata nel numero di febbraio di GQ Italia. Avvelenato con del cibo tossico. (Corriere della Sera)
A cura di Marco Beltrami (Fanpage.it)
Ma qualche pensiero turba Nole che non ha mai dimenticato quanto accaduto a Melbourne nel gennaio 2022 quando fu fermato in aeroporto per non essere vaccinato contro il Covid, portando la giustificazione di avere contratto la malattia poco tempo prima, quando però risultava presente a una serie di eventi. (Corriere della Sera)