Amini, centinaia in piazza a Roma per le donne iraniane

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Oltre 150 città del mondo manifestano oggi contro le autorità iraniane, in seguito alla morte della 22enne curda, Mahsa Amini. La giovane è morta lo scorso 16 settembre a Teheran dopo essere stata arrestata dalla polizia morale iraniana per non aver indossato il velo in modo corretto. A Roma, alcune centinaia di persone si sono date appuntamento in piazza Della Repubblica per da vita a un corteo diretto a piazza Madonna di Loreto, vicino all'Altare della Patria. (ilgazzettino.it)

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La gara d’esordio del primo concentramento stagionale, previsto a Salerno, è in programma alle 20 di venerdì con i padroni di casa del Lanzara. Quindi sabato alle 16 si giocherà con il Conversano mentre domenica la sfida in programma alle 9,45 è con l’Endas Capua. (Quotidiano di Ragusa)

Dico chiaramente che questi disordini e l'insicurezza sono opera dell'America, del regime sionista usurpatore e dei loro agenti pagati, con l'aiuto di alcuni iraniani traditori all'estero, ha dichiarato nella sua prima reazione ufficiale alla morte della giovane donna, parlando a una cerimonia di laurea per gli ufficiali dell'Accademia militare di Teheran (L'HuffPost)

La sobria cerimonia si è svolta stamane presso l’atrio della Questura di Ragusa dove nel 2019 è stata collocata l’opera scultorea intitolata “Figli delle stelle”, realizzata dall’artista vittoriese Alfio Nicolosi e da lui donata alla Questura di Ragusa in segno di gratitudine e riconoscenza per l’operato di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, con dedica particolare ai due Agenti. (Quotidiano di Ragusa)

FINALE EMILIA- Siamo alla seconda settimana di proteste in tutto l’Iran – e nel resto del mondo- dopo la morte a Teheran di Mahsa Amini: la ragazza curdo-iraniana di 22 anni picchiata a morte dagli agenti della polizia della morale dopo essere stata arrestata per non aver indossato il velo secondo i precetti islamici. (SulPanaro)

La donna, dopo aver denunciato il genocidio della minoranza etnica azera in Afghanistan per mano del regime talebano, è stata abbracciata da una ragazza iraniana che le stava vicino. Poco dopo tutta la piazza, sotto le note della canzone Baraye diventata in pochi giorni il simbolo della protesta in Iran, ha seguito l'esempio della giovane in un abbraccio collettivo che ha coinvolto gran parte dei manifestanti presenti. (Repubblica TV)

Lo ha dichiarato Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi a Roma in relazione alla morte di Mahsa Amini, la giovane iraniana arrestata dalla polizia morale a Teheran perché non indossava “correttamente” il velo islamico. (LaPresse)