Salvatore Piscicelli, il ricordo di Marco Tullio Giordana: “Un autore coerente e ostinato negli anni più aspri del cinema italiano”

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La scomparsa di Salvatore Piscicelli, autore dalla personalità inconfondibile e che sarebbe riduttivo includere, sia pure come capostipite, nella cosiddetta “scuola napoletana” composta da registi così diversi l’uno dall’altro che riesce difficile per me metterli in uniforme, mi ha molto addolorato. È stato più di un amico, anche perché facevamo parte di quella schiera di debuttanti della fine degli anni Settanta, che hanno condiviso festival, viaggi, apprensioni, gioie, riconoscimenti e alti e bassi inevitabili in ogni carriera. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

La professionalità in questi casi non c'entra. Il profondo cordoglio e l'immenso senso di perdita procurati dalla repentina e prematura scomparsa ieri a Roma di Salvatore Piscicelli, a 76 anni, oltre a colpire i precordi di una lunga familiarità segnano la fine dell'unica, autentica rivoluzione del cinema napoletano avvenuta nel 1980. (ilmattino.it)

Il suo esordio nel cinema italiano produsse l’effetto di un terremoto linguistico, con Immacolata e Concetta del 1980 e Le occasioni di Rosa dell’anno successivo Salvatore Piscicelli aveva cambiato i connotati del racconto cinematografico. (il manifesto)

Era considerato un «maestro» anche se l'onore gli è sempre apparso esagerato, ma così lo consideravano i suoi «fratelli d'arte» Mario Martone o Paolo Sorrentino. Era un regista schivo e personale, appassionato osservatore del lavoro altrui, sperimentatore del linguaggio grazie alla formazione giovanile da critico cinematografico. (ilmattino.it)

Addio a Salvatore Piscicelli, uno dei più grandi e misconosciuti registi italiani

Il regista e critico cinematografico Salvatore Piscicelli è morto all’età di 76 anni.P scicelli lascia anche un profondo vuoto nel mondo del cinema partenopeo e non solo: più grande dei suoi compagni d'arte Mario Martone e Paolo Sorrentino (per i quali è stato fonte d’ispirazione costante), diventò celebre con la pellicola “Immacolata e Concetta” del 1980: interpretato da Ida Di Benedetto e Marcella Michelangeli, il film è ispirato a un fatto di cronaca accaduto a Pomigliano d’Arco (paese di origine del regista campano) e narra con stile asciutto l’amore tra due donne in una dimensione sociale e urbana arretrata. (Il Giornale d'Italia)

Definito uno dei maestri di Sorrentino e Martone, il suo ultimo film è uscito nel 2019, Vita segreta di Maria Capasso, con Luisa Ranieri protagonista. (Fanpage.it)

Dire che Salvatore Piscicelli mancherà al cinema (italiano) è una beffa, perché per molto tempo il cinema italiano ha scelto di fare a meno di questo grande regista, morto ieri a Roma all'età di 76 anni nel momento in cui stava ritrovando una piccola eco grazie a un’antologia saggi a lui dedicata, La magnifica ossessione (lo pubblica è Martin Eden). (cinematografo.it)