Messina Denaro, l’inchiesta sulle coperture continua: indagato un medico oculista, 15 nomi finti durante la latitanza
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Antonino Pioppo, questo il nome dello specialista che avrebbe firmato due ricette mediche trovate nel covo del boss a Campobello di Mazara. Sono in corso perquisizioni negli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle coperture di cui ha goduto durante la latitanza il boss di Castelvetrano. In particolare, si stanno effettuando delle indagini in merito ad un medico oculista che avrebbe firmato delle ricette per Matteo Messina Denaro (Quotidiano di Sicilia)
Su altri media
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (BlogSicilia.it)
Le Forze dell’Ordine di Palermo indagano per identificare medici e sanitari che avrebbero sostenuto Matteo Messina Denaro. Tra i primi indagati figura l’oculista Antonino Pioppo, accusato di aver firmato diverse ricette mediche rinvenute nel covo del boss a Mazzara. (Virgilio Notizie)
Antonino Pioppo, oculista, è indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con l’accusa di favoreggiamento personale aggravato nell’ambito dell’inchiesta sulla rete di fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro (Quotidiano di Sicilia)
Nell’inchiesta della Dda di Palermo, che oggi ha portato a perquisizioni in uffici degli ospedali Civico e Villa Sofia, risulta indagato per favoreggiamento aggravato del boss Matteo Messina Denaro il medico oculista Antonino Pioppo, 69 anni, primario prima a Villa Sofia, ora al Civico. (Giornale di Sicilia)
Nonostante la sua morte, avvenuta lo scorso 25 settembre 2023, il suo nome è ancora in circolo. A Palermo, infatti, sono state effettuate perquisizioni e acquisizioni in due ospedali di Palermo, Villa Sofia e Ospedale Civico, nell'ambito dell'inchiesta sui fiancheggiatori del boss siciliano. (ilmattino.it)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (Giornale di Sicilia)