I walkie talkie esplosi in Libano: ecco come la guerra tecnologica di oggi si combatte con i dispositivi di ieri

I walkie talkie esplosi in Libano: ecco come la guerra tecnologica di oggi si combatte con i dispositivi di ieri
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Tech CuE ESTERI

Dalle radio di vecchia generazione alle esplosioni inaspettate: come dispositivi superati diventano armi letali in un conflitto moderno. I walkie-talkie sono dispositivi portatili a due vie che permettono la comunicazione vocale su brevi distanze utilizzando frequenze radio. Funzionano tramite un pulsante “push-to-talk” che attiva la trasmissione vocale, consentendo agli utenti di parlare uno alla volta. (Tech CuE)

Ne parlano anche altri media

La morte di Hassan Nasrallah è solo l’ultima di una lunga serie. Non è necessario tornare agli anni Settanta, ovvero alla leggendaria operazione “Ira di Dio” che portò all’eliminazione dei dirigenti dell’Olp ritenuti responsabili del massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972: attentati straordinari, attacchi mirati esiziali, la quintessenza dell’efficacia. (Nicola Porro)

Attacchi su ampia scala che preoccupano perché violano apertamente uno dei principi fondamentali della Teoria della Guerra Giusta e delle leggi umanitarie internazionali: la distinzione tra combattenti e non. (Corriere della Sera)

L’attacco ramificato e privo di precedenti per estensione con il quale capi e quadri di Hezbollah sono stati colpiti a distanza prima dei bombardamenti di questi giorni sul Libano dovrebbe ricordarci due caratteristiche evidenti, da noi spesso rimosse, della fase storica nella quale siamo entrati. (Corriere della Sera)

"Evirati 1.700 libanesi". La psicosi dei cerca-persone dopo l'attacco del Mossad

«Il recente attacco in Libano e Siria ha aperto un nuovo capitolo nella storia dei conflitti moderni, segnando un momento decisivo per la sicurezza globale. (Panorama)

Israele non ha commentato direttamente gli attacchi, ma la Cnn ha appreso che sono stati il risultato di un'operazione congiunta di Shin Bet e Mossad (Adnkronos)

Impossibile verificarne l'attendibilità, ma i dati di 897 miliziani morti nelle esplosioni, rispetto ai 37 dichiarati ufficialmente, e oltre 1.700 evirati fanno impressione. «Subito dopo le esplosioni sono in tanti che hanno buttato via per strada a Beirut i cerca persone bomba, ma pure i cellulari» racconta una fonte del Giornale. (il Giornale)