Anche in Sicilia le indagini sui titoli falsi per accedere ai concorsi per la scuola
Coinvolge anche la Sicilia l'inchiesta sui titoli falsi per accedere ai concorsi a scuola. Le nove persone arrestate e portate in carcere questa mattina dalla guardia di finanza facevano parte di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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Per la Guardia di finanza facevano parte di un’organizzazione che rilasciava titoli di studio e professionali falsi, o comunque senza valore legale in Italia, emessi da sedicenti enti universitari, da istituti scolastici di istruzione superiore paritari, e scuole professionali dislocate in varie regioni (Lazio, Lombardia, Calabria e Sicilia). (Quotidiano online)
Sequestri dal valore di 10 milioni di euro. (Fanpage.it)
Le nove persone arrestate e portate in carcere questa mattina dalla Guardia di finanza facevano parte di un’organizzazione che rilasciava titoli di studio e professionali falsi, o comunque senza valore legale in Italia, emessi da sedicenti enti universitari, da istituti scolastici di istruzione superiore paritari, e scuole professionali dislocate in varie regioni (Lazio, Lombardia, Calabria e Sicilia). (Telebari)
La magistratura scopre rete diffusa nel rilascio di titoli di studio e professionali senza valore legale: 30 indagati Di Come segnala l’agenzia di stampa AdnKronos, la rete, composta da oltre 55 “punti” dislocati su tutto il territorio nazionale, avrebbe reclutato numerosi studenti, tutti aspiranti insegnanti o laureati e diplomati, che avrebbero corrisposto circa 8.000 euro ciascuno per conseguire un titolo per accedere a concorsi pubblici e/o instaurare rapporti di lavoro soprattutto nel settore dell’istruzione. (Orizzonte Scuola)
Le nove persone arrestate e portate in carcere questa mattina dalla guardia di finanza facevano parte di un’organizzazione che rilasciava titoli di studio e professionali falsi, o comunque senza valore legale in Italia, emessi da sedicenti enti universitari, da istituti scolastici di istruzione superiore paritari, e scuole professionali dislocate in varie regioni (Lazio, Lombardia, Calabria e Sicilia). (Giornale di Sicilia)
Le indagini si sono estese a tutto il territorio nazionale e mirano a colpire un sistema organizzato che operava senza troppi scrupoli, accumulando ricchezze a spese della collettività. Sono state eseguite misure cautelari e sequestrati beni per un valore complessivo di 10 milioni di euro. (Puglia Press)