Stellantis, ora Tavares deve spiegare i suoi piani

O, per meglio dire, prolunga la chiusura - e Carlos Tavares spiega alla Camera i piani per Stellantis. Che, nel mese di settembre, ha perso qualcosa come 10mila auto: sul fronte delle immatricolazioni, infatti, il Gruppo ha registrato nel mese passato appena 29.375 auto, il 33,9% in meno dello stesso mese del 2023 con la quota di mercato che scende dal 32,6% al 24,1%. È questa la sintesi di una giornata, quella di ieri, che è arrivata subito dopo il lunedì nero di Stellantis, quello che ha visto il titolo in Borsa precipitare, fino a perdere 6,5 miliardi di euro, a seguito del profit warning con il taglio delle stime per il 2024. (Torino Cronaca)

La notizia riportata su altri media

La previsione, negativissima, è della Fim Cisl, che ha presentato un dettagliato report sullo stato dell’arte nei vari stabilimenti del gruppo torinese (nella sezione documentazione del Diario pubblichiamo il report integrale). (Il Diario del Lavoro)

TERMOLI. L'osservatorio della Fim-Cisl sforna i dati della produzione Stellantis in Italia realizzata nei primi nove mesi del 2024: dopo tre anni di crescita, segnano un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 387.600 unità contro le 567.525 del 2023. (Termoli Online)

Lo denuncia il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano presentando il rapporto periodico da cui emerge come da gennaio a settembre la produzione italiana del gruppo segna -31% sullo stesso periodo del 2023 con 387 600 veicoli, fra auto (-40,7%) e veicoli commerciali (-10,2%). (Civonline)

Stellantis, Fim: crolla produzione 9 mesi, -31,7% a 387mila unità

L’ultima tappa di questa lunga via crucis che ha coinvolto tutte le fabbriche italiane da Atessa a Termoli, da Pomigliano a Cassino, da Modena a Melfi, ma che ha avuto come epicentro Torino è arrivata ieri mattina: la produzione della 500 Bev (elettrica) alle Carrozzerie di Mirafiori sarà sospesa fino al primo novembre, con prolungamento di un altro mese rispetto a quanto previsto finora. (il manifesto)

Nella riunione di oggi, 2 ottobre, la direzione aziendale ha illustrato al comitato esecutivo di Fim-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcf, l'attuale situazione di mercato e ha comunicato la necessità di fare ricorso, precauzionalmente e in modo preventivo (è questa ormai la formula adoperata dallo scorso giugno), ad una ulteriore settimana di cassa integrazione ordinaria, che andrà dal 28 ottobre a tutto il 3 novembre 2024. (ChietiToday)

Con questo trend la Fim-Cisl prevede una produzione 2024 inferiore ai 500mila veicoli, con le auto sotto le 300mila unità, rispetto ai 751mila del 2023."E' una situazione che non si era mai vista prima. (Tiscali Notizie)