Evani, ex vice di Mancini: "Adatto alla Juve, ma proporgli solo tre mesi di contratto..."

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Niente ritorno in Serie A dopo l'esperienza in Arabia Saudita per Roberto Mancini, che negli ultimi giorni è stato accostato con insistenza soprattutto alla panchina della Juventus ma anche a quella del Milan. A parlarne, nel corso di un'intervista a 7Gold, è stato Alberico Evani, storico braccio destro e vice dell'ex ct nella sua avventura con la Nazionale: "Sicuramente Roberto è adatto sia al Milan che alla Juventus perché tutte e due devo dire hanno allestito delle squadre per attaccare piuttosto che per difendere e lui per mentalità e anche per voglia di comandare il gioco si sposerebbe con entrambe le squadre". (Sport Mediaset)

La notizia riportata su altre testate

La parola d'ordine però rimane "pazienza". "Il mio futuro? Vediamo quello che verrà, nel calcio può cambiare tutto dalla sera alla mattina. È stato uno degli allenatori più chiacchierati dell'ultimo periodo, complice il suo accostamento alla panchina della Juventus come sostituto di Thiago Motta. (Sport Mediaset)

"Futuro? Vediamo quello che verrà, nel calcio può cambiare tutto dalla sera alla mattina. Sono queste le parole di Roberto Mancini, ex ct della Nazionale, durante il laboratorio 'Il giurista entra in campo' nell'ambito dell'Academic Gym con Guglielmo Stendardo alla LUISS, a chi chiedeva se fosse pronto per un ritorno in panchina, dopo essere stato accostato alla Juve come successore di Thiago Motta. (Sport Mediaset)

L'ex commissario tecnico sul ritorno in panchina: "Nel calcio tutto può cambiare. Bisogna saper scegliere". (Goal Italia)

"Dopo la nazionale non mi ha chiamato nessuno. Vorrei avere un’opportunità di lavoro visto che la danno a tutti mi basterebbe una volta anche a me. Evani si sfoga: "Dopo la Nazionale non mi ha chiamato più nessuno" (Milan News)

"La Nazionale per un allenatore è la cosa più importante, rappresenta l'apice della carriera oltre che un momento straordinario. L'Europeo vinto è stata una cosa incredibile, sapevamo che non eravamo i più forti ma non è stato solo quel mese lì, è stato un percorso durato 3 o 4 anni. (Diretta)

Riguardo all’addio di Thiago Motta alla Juventus, Mancini ha preferito non esprimere giudizi troppo approfonditi, dichiarando di non avere “idea di cosa sia successo”. Tuttavia, ha offerto alcune riflessioni sul ruolo degli allenatori nel calcio moderno. (Pianeta Milan)