Elezioni Gran Bretagna, quando e per cosa si vota: dal sistema maggioritario ai candidati satirici. Cosa c'è da sapere

Il prossimo 4 luglio, circa 50 milioni di persone nel Regno Unito sono chiamate alle urne per un importantissimo appuntamento: le elezioni per rinnovare il Parlamento di Westminster che darà la fiducia al nuovo governo. Dopo 14 anni di dominio dei conservatori, l'attuale primo ministro Rishi Sunak affronta una sfida decisiva contro il leader dei laburisti, sir Keir Starmer. I sondaggi indicano una probabile vittoria di Starmer, suggerendo uno storico cambio di guardia al numero 10 di Downing Street (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Aumento della spesa della Difesa e limiti all’immigrazione illegale e legale, da parte dei Tories. LONDRA – Cosa promettono i partiti britannici alle elezioni del 4 luglio? Tagli dei benefici fiscali ai ricchi e abolizione del controverso piano per deportare i migranti in Ruanda, da parte del Labour. (la Repubblica)

Grandi svolte, questa settimana, sulle due sponde della Manica. Ma anche il voto di domani per la Camera dei Comuni britannica può essere di notevole rilievo per la Ue, se Londra e le capitali del continente sapranno cogliere l’opportunità che apre questo 2024 di appuntamenti elettorali a ripetizione. (Corriere della Sera)

Domani si torna alle urne dalle sette alle 22, nella tornata elettorale che tutti – sondaggisti, editorialisti, cuoche leniniane – danno per scontato vedrà il ritorno dei laburisti al potere dopo quasi una generazione. (il manifesto)

Elezioni Regno Unito, la volata di Starmer. Il Labour prenota una supermaggioranza

Nel 1948, dalla nave Hmt Empire Windrush sbarcarono in 1.027 nel porto di Tilley, nell’Essex, per lo più provenienti dalle zone caraibiche comprese all’interno del Commonwealth. A tutti coloro che erano arrivati Oltremanica fino al 1973 – passati alla storia come generazione Windrush - era stata garantita la permanenza a tempo indeterminato. (L'HuffPost)

I Tories quasi certamente lasceranno il governo dopo 14 anni (LAPRESSE)

Ma Sir Keir Starmer ci tiene alle tradizioni, incluso lo Shabbat che inizia il venerdì sera, quando cena e prega con la moglie Vic e la famiglia di lei, di religione ebraica: «È un momento per stare insieme, anche con i figli», spiega il 61enne leader Labour, ufficialmente ateo: «Cercherò di preservare questo t… (la Repubblica)