Libia: a Berlino il 19 ci sarà anche Haftar: Conte non esclude invio truppe

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Firenze Post ESTERI

Lo riferisce un tweet di al Arabiya, che cita “fonti arabe”, ma non ci sono al momento altre conferme.

Sarraj era stato l’ultima volta due giorni fa a Istanbul per un colloquio di 2 ore e mezza con Erdogan.

Il generale Khalifa Haftar ha deciso di accettare l’invito a partecipare alla conferenza di Berlino sulla Libia, in programma domenica 19 gennaio.

«Ne discuteremo a Berlino – ha precissato – e se ci saranno le premesse l’Italia è disponibile. (Firenze Post)

La notizia riportata su altre testate

Prima ha detto di sì, ma poi ha lasciato Mosca, è scappato. Il maresciallo Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco accettato dal suo rivale Fayez al-Sarraj. (tvsvizzera.it)

Secondo la Tv degli Emirati, Haftar avrebbe informato la Russia delle sue condizioni per il cessate il fuoco: «Un termine tra i 45 e i 90 giorni alle milizie per restituire tutte le armi e un comitato guidato dall'esercito nazionale libico (Lna) che insieme all'Onu censisca le armi in mano alle milizie». (La Stampa)

Abdullah Doma/Afp Khalifa Haftar. Il generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, ha accettato l'invito della Germania a partecipare alla Conferenza di Berlino sulla Libia. La stessa fonte sostiene, inoltre, come Haftar abbia rifiutato la mediazione turca per la tregua a Tripoli. (AGI - Agenzia Italia)

L’addio di Haftar a Mosca ha precipitato la situazione in Libia. Dal Cairo il premier Giuseppe Conte ha aperto all’invio di altri soldati italiani: «Non escludiamo affatto la possibilità. (La Stampa)

Il Generale e il presidente del governo di accordo nazionale, invitati a Mosca da Vladimir Putin, hanno deciso di non incontrarsi. Fonte foto: http://en.kremlin.ru/. Haftar e al-Sarraj a Mosca da Vladimir Putin. (News Mondo)

Dengov si è però detto ottimista sul fatto che oggi Haftar firmerà, insistendo sul punto che «per il generale è importante continuare ad avere Mosca come alleata». Tutto è rinviato a oggi, dopo una pausa di riflessione che si è resa necessaria dopo l'emergere di contrasti più seri del previsto. (ilGiornale.it)