Meta, indagati due ex manager per frode fiscale in Italia: evasione da 877 milioni

Meta, indagati due ex manager per frode fiscale in Italia: evasione da 877 milioni
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CorCom ECONOMIA

La Procura di Milano ha chiuso una inchiesta che per la prima volta in Italia affronta il tema del peso finanziario e fiscale dei dati degli utenti sui social network. Dalle indagini è scaturita un’ipotesi nei confronti di due manager di Meta, con al centro delle accuse l’omessa dichiarazione e il mancato pagamento tra il 2015 e il 2021 dell’Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro. Questa, per lo meno, è la ricostruzione dei pm Giovanna Cavalleri, Giovanni Polizzi, Cristian Barilli, titolari del fascicolo a carico di Gareth Lambe e di Maria Begona Fallon Farrugia, due director del gruppo in Italia: il primo dal 2015 al 2018 e l’altra dal 2019 al 2021. (CorCom)

La notizia riportata su altre testate

Secondo l'ipotesi dei pm Cristian Barilli e Giovanni Polizzi, l'iscrizione gratuita alle piattaforme di Meta sarebbe una sorta di permuta tra bene differenti: in sostanza, questa la tesi, si accede gratis al servizio, ma lo si ripaga con i propri dati personali, che conducono a un'accurata profilazione, da cui si va quindi a monetizzare vendendo pubblicità. (WIRED Italia)

Si sono chiuse le indagini preliminari della Procura di Milano per evasione fiscale nei confronti di due rappresentanti legali della Meta Platforms Ireland, l’azienda titolare delle piattaforme Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger. (il manifesto)

Qualcuno si è messo d’accordo per evitare di trovarsi a combattere per anni altri hanno preferito andare fino in fondo. L’accusa? Evasione fiscale per 889 milioni di euro. (Corriere TV)

Meta nel mirino della Procura di Milano: contestata un'evasione fiscale da 887 milioni di euro

La Procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ai rappresentanti legali di Meta Platforms Ireland Limited, società che controlla i social network Facebook, Instagram e WhatsApp. (QuiFinanza)

Una richiesta che, per la prima volta, riconosce un valore economico concreto alle informazioni personali degli oltre 40 milioni di italiani presenti sulle piattaforme del gruppo. Meta potrebbe dover affrontare una svolta epocale nel suo modello di business in Europa. (MilanoToday.it)

Secondo l’accusa, il gruppo Meta – che gestisce piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp – avrebbe omesso di dichiarare al fisco italiano un imponibile di circa 4 miliardi di euro per il periodo 2015-2021, evitando così il pagamento di IVA per quasi 887 milioni di euro. (Economy Magazine)