Il bambino morto nel pozzo: indagata anche l'educatrice che ha provato a salvarlo

È stata iscritta nel registro degli indagati, per la morte del bambino di 10 anni caduto in un pozzo artesiano profondo circa quindici metri, per metà colmo d’acqua, in contrada Falabia, in territorio, di Palazzolo Acreide, anche la donna che ha invano cercato di soccorrerlo, calandosi giù. Si tratta di una educatrice della onlus, di 54 anni, che aveva organizzato l’escursione al quale il piccolo partecipava con un gruppo di altri bambini, alcuni dei quali disabili. (Giornale di Sicilia)

Su altre fonti

Il bambino, 12 anni appena, è deceduto nella notte tra domenica e lunedì 1° luglio all’interno dell’abitazione di contrada Tufano dove viveva con i genitori. La Procura di Frosinone ha aperto un fascicolo per far luce sulla tragedia e, proprio per chiarire le esatte cause del decesso, sarà necessario eseguire l’esame autoptico. (Frosinone News)

In tanti indossano una maglietta bianca. Su quella dei familiari c’è stampato anche il volto sorridente di Vincenzo. (SiracusaOggi.it)

La Basilica di San Sebastiano di Palozzolo è stata invasa da una folla commossa, mentre l’intera città piange la perdita del giovane Vincenzo. (Sky Tg24 )

Lacrime e rabbia ai funerali del bimbo morto nel pozzo a Palazzolo Acreide: indagini sui fondi pubblici alla onlus

Il sindaco Salvatore Gallo ha disposto il lutto cittadino "in segno di cordoglio, vicinanza e riflessione" e interpretando "il sentimento dell'intera comunità, profondamente colpita da questo drammatico evento" e che "ha manifestato unanime desiderio di partecipazione al dolore dei familiari". (Adnkronos)

Saranno celebrati domani (3 giugno), alle 16.30, nella basilica di San Sebastiano a Palazzolo Acreide i funerali del bimbo di dieci anni morto dopo essere precipitato il 27 luglio scorso in un pozzo di un fondo agricolo. (Giornale di Sicilia)

I funerali sono stati celebrati dall’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto nella cattedrale di San Sebastiano stracolma. Rabbia e disperazione ma soprattutto una domanda: come è stato possibile? Se lo sono chiesto vedendo entrare in chiesa la bara bianca le centinaia di persone che ieri hanno salutato per l’ultima volta il piccolo Vincenzo Lantieri. (La Repubblica)